ENEIDE

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L’ ENEIDE è il più importante poema epico del mondo latino. Fu scritto da Virgilio nella seconda metà del 1° sec. a.C., il poema narra  le gesta di Enea, eroe troiano, sopravvissuto alla distruzione della sua città  e in cerca di una nuova patria. Scopo del poema è celebrare la grandezza di Roma e lo fa attraverso le peripezie e le guerre sostenute da Enea ritenuto l’antenato di Romolo fondatore di Roma, figlio della dea Venere, fondò la gens iulia, alla quale apparteneva  Augusto. Enea è l’eroe romano per eccellenza, pone al di sopra di ogni cosa l’amore per la patria, obbedisce al volere degli dei e pur di fondare Roma è pronto a sacrificare i propri affetti e a rinunciare all’amore. L’autore, Publio Virgilio Marone, nasce nel 70 a.C. ad Andes  (Mantova ), compose  le Bucoliche, una raccolta di dieci poemetti sul mondo pastorale. Virgilio nel 37 a.C. scrisse le Georgiche un’opera la cui esalta l’agricoltura e la vita da contadino; a partire dal 31 a.C. fino alla sua morte Virgilio si dedicò alla sua opera più importante l’Eneide. Durante il viaggio in Grecia Virgilio  si ammalò e morì nel 19 a.C., si racconta che egli chiese di bruciare l’Eneide non ritenendola ancora perfetta, ma il suo desiderio non fu esaudito infatti l’opera venne resa pubblica dai suoi più cari amici. Eneide è un poema epico in esametri ,12 libri , narra le guerre sostenute da Enea , per volere del fato , per fondare nel Lazio la nuova patria , da cui nascerà Roma : la prima parte racconta i viaggi e le avventure di Enea e richiama i temi dell ‘Odissea ; la seconda parla della guerra tra Troiani e Latini e ricorda l’Iliade.

 

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