Mese: marzo 2015
Les Miserables – THE BISHOP
THE BISHOP
Guarda in basso, guarda in basso Non guardarli negli occhi Guarda in basso, guarda in basso Sei qui fino alla morte Il sole è forte È caldo come l’inferno, sotto Guarda in basso, guarda in basso Ci vogliono vent’anni per andarci. Io non ho fatto sbagli Caro Gesù ecco la mia preghiera Guarda in basso, guarda in basso Caro Gesù si preoccupa Io so che lei aspetterà Io so che lei sarà veramente sincera Guarda in basso, guarda in basso Tutti loro ti hanno dimenticato Quando otterrò la libertà Tu non mi vedrai Più come polvere Guarda in basso, guarda in basso Non guardarli negli occhi O Signore per quanto Prima che mi lasci morire? Guarda in basso, guarda in basso Tu sarai sempre uno schiavo Guarda in basso, guarda in basso Stai in piedi nella tomba Ora portami il prigioniero 24601 Il tuo tempo è scaduto E’ iniziata la libertà per buona condotta Sapete cosa significa Sì, vuol dire che sono libero. No, significa che si ottiene Il tuo biglietto di libertà vigilata giallo Tu sei un ladro. Ho rubato una pagnotta di pane Hai rubato in una casa Ho rotto un vetro di una finestra Il bambino di mia sorella era vicino alla morte Stavamo morendo di fame Tu morirai di fame di nuovo Almeno che non impari il significato della legge. Io conosco il significato di quei 19 anni Uno schiavo della legge. Cinque anni per quello che hai fatto Il resto perché hai tentato di fuggire Si, 24601 Il mio nome è Jean Valsean. E io sono Javert Non dimenticare il mio nome Non ti scordare di me 24601. Guarda in basso, guarda in basso Tu sarai sempre uno schiavo Guarda in basso, guarda in basso Stai in piedi nella tomba La libertà è mia. La terra è calma. Sento il vento. Respiro di nuovo. I cieli puliti. La terra si sta svegliando Bevo dalla pozza. Come pulire il sapore. Mai dimenticare gli anni, gli sprechi. Né perdonarli Per quello che hanno fatto. Sono colpevoli tutti La giornata ha inizio. Ed ora vediamo Cosa questo nuovo mondo, farà per me! Dovrete andare Ti pagherò per la giornata Raccogli le tue briciole E sei sulla buona strada. Tu mi hai dato la metà Di quello che gli altri uomini ricevono Questo pugno di scatole Non comprerebbero il mio sudore! Hai infranto la legge È lì affinché la gente la veda Perché dovresti ottenere lo stesso di uomini Onesti come me. Ora ogni porta è chiusa a me. Un altro carcere. Un’altra chiave. Un’altra catena quando arrivo. In ogni città mi controllano i documenti e trovano il marchio di Caino. Nei loro occhi vedo la paura “ Non ti vogliamo qui”. Le mie camere sono piene. E non ho la cena da vivere. Mi piacerebbe aiutare uno sconosciuto. Tutto ciò che vogliamo, è essere giusti. Pagherò in anticipo. Dormirò in un fienile. Guardate com’è scuro. Io non sono un cane. Lascia la mia casa. O sentirai il peso della verga. Siamo persone rispettose della legge grazie a Dio. Ora so come si sente la libertà. Il carcere sempre alle calcagne. E’ la legge! Questo pezzo di carta nelle mie mani. Mi fa maledetto in tutto il paese. E’ la legge! Come una maledizione. Cammino per la strada. La sporcizia sotto i loro piedi. Entra Signore, perché sei stanco La notte è fredda fuori Anche se le nostre vite sono molto umili Quello che abbiamo dobbiamo condividere C’è il vino qui per farvi rivivere C’è il pane per renderti forte C’è un letto per riposare sino al mattino Riposo dal dolore e riposo dal male Mi lasciò mangiare a piacimento Ho avuto la parte del leone Questo argento in mano Costa il doppio di quanto guadagno In tutti quei 19 anni Quella disperazione di tutta la vita Eppure si fidava di me Il vecchio sciocco si fidava di me Aveva fatto la sua parte di bontà Ho giocato il servo riconoscente E lo ho ringraziato come dovrei Ma quando la cosa era tranquilla Di notte mi sono alzato Ho preso l’argento Ho preso il volo Racconto la sua riverenza la tua storia Vediamo se è impressionante Stavi qui la scorsa notte Eri l’ospite dell’onesto vescovo E piuttosto fuori della bontà cristiana Quando ha appreso la vostra grave situazione Sostieni che ti fece regalo di questo argento Questo è giusto Ma amico mio sei uscito così presto Sicuramente è sfuggita qualcosa dalla tua mente Hai dimenticato che ti ho dato anche questi Vorresti lasciare il migliore alle spalle? Quindi signori è possibile rilasciarlo Poiché questo uomo ha detto la verità Mi congratulo per il vostro dovere E la benedizione di Dio sia con voi Ma ricordate questo fratello mio Vedi in questo un piano superiore è necessario utilizzare questo prezioso argento per diventare onesto. Con la testimonianza dei Martiri La passione eil sangue Dio vi ha sollevato dalle tenebre Ho comprato la tua anima per Dio.
Fatta daAndrea Di Guardò e Laura Pappalardo.
Lettera al professore
Caro professore,
quanto mi manca! Sono ormai sei mesi che sono partito e mi paiono sei anni! Ho pensato così di scriverla: in questo modo mi posso illudere che lei sia vicina a me. Sà come sono andate le cose:mio padre ha trovato lavoro all’estero e quindi siamo dovuti partire. Così ho dovuto lasciare tutto e tutti:la scuola,gli amici,i compagni,la mia cameretta perfino A., la mia cagnolina…Non è che qui non sia bello è che però ho troppa nostalgia,qui le case sono coloratissime e le vie sono quasi sempre affollate,il cielo è spesso grigio e nuvoloso. Distinti saluti,buongiorno.
Il suo alunno Gabriel.
A CASTLE ON A CLOUD: UN CASTELLO SU UNA NUVOLA LES MISERABLES
UN CASTELLO SU UNA NUVOLA.
C’è un castello su una nuvola
mi piace andare li nei miei sogni
non ci sono piani per me da pulire
no nel mio castello su una nuvola.
C’è una stanza che è piena di giochi,
ci sono centinaia di ragazzi e ragazze
nessuno grida o parla troppo forte
no nel mio castello su una nuvola.
C’è una signora tutto di bianco
mi tiene a canta una ninnananna
e belle da vedere ed ha la pelle morbida
dice “Cosette io ti amo molto”.
Io so che è un posto dove nessuno è perduto
io so che è un posto dove si piange
piangere, non è consentito a tutti
non nel mio castello su una nuvola.
Oh aiuto! Penso che li sento ora
e sono in nessun posto vicino quando finisco di pulire
e lucido e lavo i fiori
Oh è lei! è madame!
Guarda chi è qui ora
la piccola signora
fingendo ancora una volta di essere stata terribilmente buona
meglio che io non ti catturi languidamente
meglio non catturare il mio sguardo
dieci franchi schifosi mi manda tua madre
che cosa compreranno?
ora prendi quel secchio mia piccola “Signorina”
e vai ad attingere l’acqua del pozzo!
Non avremmo mai dovuto portarti nl primo posto
come sono stupide le cose che facciamo
tale madre, tale figlia la feccia della strada
Cara Epinone vieni , Epinone lasciate che vi veda
stai molto bene con questo nuovo piccolo cappello blu
ci sono alcune piccole ragazze che sanno come comportarsi
e loro sanno cosa indossare
e io dico grazie al cielo per questo.
Ancora li Cosette?
Le tue lacrime n on ti faranno alcun bene
ti ho detto preleva l’acqua dal pozzo nel bosco
per favore non mandarmi da sola fuori
non nell’ oscurità da sola
basta mi dimenticherò di essere carino ( gentile) !
mi hai sentito chiedere qualcosa
e mai te lo chiederò due volte!
Caro professore
Caro professore,
mi manca. Sono ormai 6 mesi che sono partito e mi sembrano passati 6 anni. Ho pensato così di scriverle: in questo modo penso che lei è vicino a me. Sa come sono andate le cose: mio padre ha ricevuto un’offerta di lavoro allettante, poi senza dirmi nulla siamo partiti: le pare giusto? Forse non faccio parte della famiglia? così ho lasciato tutti: lei, la scuola e gli amici. Sono anche triste perché ho lasciato Simona ricorda ? Mi piaceva tantissimo e addio anche a lei! Questa cittadina però è bella: le case colorate e le vie sono piene di ragazzi. E’ in Norvegia e si chiama Bergen la città. Mio padre con una nave da crociera porta i turisti a vedere i fiordi fino a Capo Nord. Ed è anche costretto a stare lontano da noi. Mia madre prepara panini e spiedini. l’unico aspetto positivo e che sto imparando velocemente l’inglese.
Prof per favore mi saluti i miei compagni. Arrivederci.
Andrea
Una Mia settimana
Martedì 17 Marzo
Caro diario,
oggi come sempre sono andato a scuola e abbiamo fatto il test di inglese più facile di tutto il mondo infatti ho preso 10, ma 10 lo ha fatto anche Lorenzo. Sono rimasto stupito perché alcuni hanno fatto 7. Comunque poi tutto come il solito. Poi sono andato da Rossella.
Mercoledì 18 Marzo
Caro diario,
oggi nell’ora di antologia abbiamo visto ” Shakespeare in love ” molto bello e anche molto emozionante. Poi come al solito abbiamo fatto lezione. Anche oggi sono andato da Rossella. Ciao vado.
Giovedì 19 Marzo
Caro diario,
oggi abbiamo fatto lezione normalmente, ma oggi per fortuna avevo la lezione di flauto. Dopo un mese che il prof non veniva, oggi finalmente è ritornato. Ciao vado.
Venerdì 20 Marzo
Caro diario,
finalmente è venerdì, ultimo giorno della settimana scolastica dopo aver visto gli ultimi minuti di “Shakespeare in love ” tutto come al solito. Ciao vado.
Sabato 21 Marzo
Caro diario,
oggi come al solito di mattina sono andato da mio nonno, ma oggi dalle 12 fino alle 17 avevo il compleanno di Caterina. Abbiamo ballato a just dance 2015 e per fortuna non ero il più scarso anzi al contrario ero quasi il più forte. Me ne sono andato alle 16 però perché avevo il catechismo. Ciao vado.
Domenica 22 Marzo
Caro diario,
anche oggi sono andato da mio nonno e sono venuti i miei zii. Di pomeriggio sono stato a casa per farmi i compiti: Ciao ora vado.
Lunedì 23 Marzo
Caro diario,
oggi avevamo il test di letteratura ma abbiamo avuto la prova di evacuazione perciò si recupererà domani. Poi come al solito tutto apposto. Ora vado.
Martedì 24 Marzo
Caro diario,
oggi abbiamo recuperato il test di letteratura ed io e Francesca siamo arrivati primi. CHE FELICITA’ !!!! Abbiamo avuto 8.25. CIAOOOOOOOOOOOOO.
CARO PROFESSORE…(ESERCIZIO PAGINA 33 NUMERO 2)
Caro professore,
quanto mi manca! Sono ormai sei mesi che sono partita e mi paiono sei anni! Ho pensato così di scrivergli: in questo modo mi posso illudere che lei sia vicino a me. Sa come sono andate le cose: mio padre ha ricevuto un’offerta di lavoro “allettante”, come dice lui; poi lui e mamma hanno deciso senza chiedere niente a me e nel giro di un mese siamo partiti: ma le pare giusto? Forse non faccio anch’io parte della famiglia? Così ho dovuto lasciare tutto e tutti: la scuola, gli amici, i compagni, la mia cameretta, perfino Ron, il mio barboncino bianco… Povero Ron , chissà adesso dov’è, avrà senz’altro pensato che io l’ho voluto abbandonare e che sono una ragazzina cattiva! Le volevo confessare una cosa, che non ho fatto in tempo a dirgli prima: soffro terribilmente anche perchè ho dovuto lasciare…bè, si, glielo dico: Samuele, quello di II C, si ricorda? A me piaceva da morire, gli sbavavo letteralmente dietro; dopo tanto, lui si è accorto finalmente di me e mi ha anche offerto una cioccolata! E adesso, addio anche a Samuele! Non è che qui non sia bello; questa cittadina si chiama Bergen e si trova a sud-ovest della Norvegia. Ci sono case coloratissime e le vie sono spesso piene di ragazzi; anche il porto è molto carino e al mercato vendono di tutto. Ma il cielo è spesso grigio e triste. Mio papà, poi, non c’è quasi mai: si è imbarcato sull’Hurtigruten, che è una specie di nave da crociera, che porta i turisti a visitare i fiordi e si spinge fino a Capo Nord. Lui fa l’interprete, mi ha detto, e si trova bene, anche se è costretto a stare spesso lontano da noi. Mia mamma, invece, prepara panini ai gamberetti e spiedini di pesce in un locale che si affaccia sul porto. In quanto a me, vado in una scuola dove c’è una classe in lingua italiana, a pochi chilometri da qui. L’unico aspetto positivo è che sto imparando velocemente l’inglese (qui tutti, ma proprio tutti lo conoscono bene!). Adesso la lascio, ma per favore, mi pensi ogni tanto! Io cercherò di non morire di nostalgia. Un grande abbraccio, mi saluti tutti i compagni di classe! Arrivederci, mi rispondaaaaaa!!!!!!!! P.S. Potrebbe portare un saluto particolare a Samuele? Gli dica che non lo dimenticherò mai!
Es n° 2 di pag 33
Mascalucia (Italia) 16 marzo 2015
Gentile professore,
volevo dirle che giorno 16 marzo 2015 ero contento perché arrivava mia zia che vive a Milano. Lei è la sorella di mia mamma ed è da un anno che non la vedo, e sono felice di riabbracciarla, purtroppo tra una settimana riparte e la lontananza mi fa stare male.
Giorno 17 marzo 2015 avrei dovuto avere una partita di calcio, c’era molta nebbia e avevo paura che avrebbe piovuto. Mentre stavo per andare al campo ha cominciato a piovere e a grandinare, per questo motivo non sono potuto andare alla partita. Ci sono rimasto molto male spero che la prossima settimana il tempo migliori.
Giorno 18 marzo 2015 ero triste perchè mentre pranzavo con la mia famiglia , abbiamo visto al telegiornale che c’era stato un attentato al museo del Bardo a Tunisi.Quello che è accaduto è davvero brutto, queste cose potrebbero accadere anche nel nostro paese.
Giorno 19 marzo 2015 non è successo niente di particolare, ero da solo a casa con tantissimi compiti e non mi andava di farli. Mia sorella era uscita con mia madre e mio padre era a lavorare.
Il 20 marzo 2015 a scuola sono venuti due professori che si erano offerti per accompagnarci, per questo noi eravamo molto contenti. Dopo un po’ sono tornati e dopo aver saputo quello che era stato deciso al consiglio di classe cioè che nn saremmo potuti partire, non sono stati più disponibili ad accompagnarci, e ci siamo rimasti molto male.
Giorno 21 marzo 2015 non ero molto contento perchè ero solo a casa senza fare niente,e avevo già finito i compiti. Mia sorella era andata ai portali per una festa di compleanno, mia madre era con lei, e mio padre era a lavorare come al solito. Sono andato a chiamare mio cugino per chiedergli se voleva giocare alla playstation con me.
Giorno 22 marzo 2015 con la mia famiglia e alcuni miei parenti siamo stati a pranzo fuori. Abbiamo mangiato benissimo, era tutto a base di pesce, mentre pranzavamo sono arrivati dei ragazzi che suonavano vecchie canzoni siciliane , usando strumenti tipici siciliani.Stare con i miei parenti è stato molto piacevole.
Cordiali saluti il suo allunno Antonio
Caro Professore… PAG 33 N 2
Bergen, 22 Marzo 2015
Caro professore,
sono ormai sei mesi che sono partita e mi sembra sei anni! Ho pensato così di scriverle: in questo modo mi illudo di essere ancora a casa.
Sa come sono andate le cose? Mio padre ha ricevuto un’ offerta di lavoro, poi lui e mia madre, hanno deciso senza chiedere neanche un mio parere, di partire: ma le sembra giusto? Forse non faccio anch’io parte della famiglia?
Così ho dovuto lasciare tutto e tutti: la scuola, gli amici, i compagni, la mia camera preferita, perfino Ron, il mio barboncino bianco… Povero Ron, chissà adesso dov’è, avrà senz’altro pensato che l’ho voluto abbandonare e che sono una ragazzina cattiva! Le devo confessare una cosa, che non ho fatto in tempo a dirle prima: soffro terribilmente, perché ho dovuto lasciarla… Proprio lei professore, perchè lei era l’ unico che mi aiutava, e che mi capiva quando avevo qualche difficoltà, invece qua i professori sono tutti rigidi e severi, non come lei che era tanto dolce con tutti, Ma non è che qui non sia bello, questa cittadina si chiama Bergen e si trova a sud-ovest della Norvegia.
Ci sono case coloratissime e le vie sono spesso piene di ragazzi: anche il porto è molto carico e al mercato vendono di tutto, ma il cielo è spesso grigio e triste. Mio papà , poi, non c’è quasi mai, si è imbarcato sull’ Hurtigruten, una specie di nave da crociera, che porta i turisti a visitare i fiordi e si spinge fino a Capo Nord. Lui fa l’ interpetre, si trova bene, anche se è costretto a stare spesso lontano da noi.
Mia mamma, prepara panini ai gamberetti e spiedini di pesce in un locale che si affaccia sul porto. In quanto a me, vado in una scuola dove c’è una classe in lingua italiana, a pochi chilometri da dove sto io. L’unico aspetto positivo è che sto imparando l’ inglese. Adesso devo andare e cercherò di non morire di nostalgia.
P.S: può portare un saluto particolare a tutti i miei compagni di classe? Grazie attenderò una sua risposta.
ESERCIZIO PAGINA 33 NUMERO 1
LUNEDI’ 16 MARZO 2015.
Oggi è stata una giornata noiosa perchè il lunedì è il giorno più brutto della settimana. Ricomincia di nuovo l’ impegno scolastico e tutte le altre cose come la lezione di flauto, la piscina ecc… La domenica a volte vorrei che non finisse mai, e mi sembra troppo breve…
MARTEDI’ 17 MARZO 2015.
Dopo una lunga giornata si passa al martedì. Anche questa giornata a scuola è stata impegnativa nonostante i momenti di divertimento nella classe con tutti i miei compagni. Come quasi tutti i giorni, nel pomeriggio sono andata in piscina per gli allenamenti di pallanuoto.
MERCOLEDI’ 18 MARZO 2015.
Oggi a scuola abbiamo fatto il kahoot di cittadinanza sui 12 presidenti della repubblica. Il mercoledì alla prima ora c’è ginnastica ed è il momento più bello della giornata perchè non si fa lezione ma si corre, si gioca a palla e si eseguono vari esercizi.
GIOVEDI 19 MARZO 2015.
Oggi è stato un giorno difficile perchè alla seconda ora abbiamo avuto il compito di Francese. Quando è suonata la campana della prima ricreazione tutti abbiamo consegnato il compito e siamo usciti dalla classe a divertirci.
VENERDI 20 MARZO 2015.
Dopo una lunga settimana si è arrivati finalmente al venerdì , il giorno più bello. Alla fine dell’ ultima ora io con alcuni miei compagni siamo rimasti a scuola per provare i brani dell’orchestra che si esibirà a fine anno. E’ un momento bellissimo perchè suonare a me piace molto.
SABATO 21 MARZO 2015.
Oggi sono andata all’allenamento di pallanuoto e dopo aver finito sono andata a pranzo da una mia compagna per festeggiare il suo compleanno.
DOMENICA 22 MARZO 2015
Oggi, nella mattinata ho fatto i compiti per poi andare a Messa, mentre nel pomeriggio con i miei genitori sono andata a Catania per partecipare ad una partita di pallanuoto con la mia squadra.
DIARIO
17 marzo
Caro Roith, oggi è martedì e siamo a -4 giorni dal sabato, da quei due giorni di riposo che abbiamo ogni settimana. Anche sa già penso a cosa fare sabato e domenica, mi rendo conto che ancora è solo martedì. Stamattina abbiamo avuto compito di inglese e penso che sia andato tutto bene. Oggi non so perché ma il tempo a scuola non passava mai. quando alle 14:10 è suonata la campana non mi sembrava neanche vero, anche perché ero giù di morale e mi dovevo preparare ad un pomeriggio noiosissimo! E’ stato un pomeriggio piovoso ed inoltre la mamma era impegnata a scuola, papà a lavorare in ospedale e io ero sola con i miei libri. Dopo aver studiato non sapevo cosa fare allora ho pensato di passare il tempo con il mio cellulare, telefonando alla mia migliore amica. E’ stato un modo piacevole di trascorrere il tempo, anche perchè ci siamo raccontate tante cose che prima non sapevamo. Poi infine è arrivata la mamma e mi sono risollevata di morale.
18 marzo
Caro Roith, oggi è mercoledì e mancano 3 giorni al sabato. Stamattina ho avuto una notizia stupenda: la professoressa di matematica mi ha detto che se continuo a studiare così, probabilmente mi metterà 10 a fine quadrimestre. Non stavo più nella pelle, ero felicissima e non vedevo l’ora di dare la notizia a mamma, professoressa di matematica, che si sarebbe subito complimentata con me. Le ore a scuola oggi sono volate e non vedevo l’ora che arrivasse il pomeriggio: dovevo andare in palestra! Ho finito poco fa l’allenamento, durante il quale mi sono rilassata molto. Ne sentivo proprio il bisogno! Sono arrivata a casa e ho finito i compiti ed ora mio caro Roith dopo che ti scrivo, sai cosa farò? Andrò a dormire. Buonanotte!
19 marzo
Caro Roith, oggi è la festa del papà e stamattina quando mi sono svegliata ho fatto gli auguri a mio padre che è stato contentissimo di ricevere la mia chiamata. Oggi la scuola non finiva mai! Avevo voglia di vedere papà per dargli il regalo anche se mi dispiaceva non poter cenare con lui, visto che era impegnato in una cena di lavoro. Ma proprio oggi dovevano fare questa cena?! So però che non dipendeva da lui e che non ci posso fare niente. Non solo questa sgradevole notizia, ma anche un pomeriggio passato a scuola di mamma a non fare niente, chiusa in un’aula. Per fortuna mamma ha avuto una buona idea, di andare a mangiare una pizza io e lei ed anche se mi mancava papà, la serata è stata piacevole e con mamma ci siamo fatti un sacco di risate!
20 marzo
Finalmente venerdì!! Oggi la giornata è passata in fretta. Ho avuto la partita di pallavolo con la squadra scolastica: abbiamo stravinto! Il nostro professore di educazione fisica era felicissimo e noi anche. Rientrata in classe il tempo è proprio volato e finalmente è suonata la campana. Di pomeriggio prima sono andata in palestra poi sono andata con una mia amica in un centro commerciale: è stato divertentissimo! Non vedo l’ora di rifarlo! Ora mio caro Roith sono seduta sulla sedia della mia scrivania e riempio le tue pagine e non ti nascondo che mi fai tanta compagnia, però adesso devo andare, la mamma mi chiama! Buonanotte!
21 marzo
Sabatoooooooooo! La sveglia non ha suonato! Oggi è stata una giornata favolosa, ma anche stancante. Ho avuto due feste di compleanno, una a Catania e l’altra a Siracusa. Mi sono divertita un mondo è dire poco. Quanti giochi e quante risate! Vorrei sempre dei pomeriggi come questo. Non ti racconto le corse che ho fatto fare a papà per cercare di essere puntuali alla festa a Siracusa. Devo dirti però la verità, ora che sto scrivendo finalmente mi rilasso. Mi fa male un po’ la testa ed ho solo voglia di sdraiarmi nel mio bel lettuccio! Sogni d’oro Roith!
22 marzo
Ed è arrivata la domenica. Oggi dovrebbe essere una giornata rilassante ma invece ho avuto molti impegni: di mattina sono stata in parrocchia insieme al mio gruppo “Pippo e Paperino” dell’Azione Cattolica. Dovevamo creare un regalo per il nostro educatore che ha compiuto 25 anni. Abbiamo creato un portafoto con delle mollette di legno che abbiamo pitturato. Non ti posso descrivere la felicità di Daniele, per lui è stato il più bel regalo che potessimo fargli: qualcosa creata con le nostre mani; di pomeriggio sono andata a casa di un mio amico e abbiamo disegnato poi siamo andati in chiesa a fare le prove di canto prima della messa. Ora mi sto preparando per la cena, anche se siamo soli io e mamma, visto che papà è partito per accompagnare il nonno ad una visita medica a Roma. Mi sa tanto che andrò a letto presto.
23 marzo
Caro Roith, oggi non sono andata a scuola perché mia mamma aveva una visita medica a Siracusa. Di mattina non ho fatto granché, ho disegnato e poi sono uscita con mamma a fare la spesa. Dopo pranzo sono uscita per andare a trovare un mio amico. Verso le 19.00 la mamma è venuta a prendermi e siamo andati dai nonni per prendere papà che è tornato da Roma, abbiamo cenato lì e subito dopo siamo tornati a Catania. Ora è tardi e sono davvero stanca! Domani inizia un’altra settimana di scuola! Buonanotte Roith!
24 marzo
Caro Roith, oggi sono stata a scuola e ho preso due buoni voti: in inglese 8, anche se potevo prendere di più, visto che avevo fatto degli errori stupidi; in letteratura 7.50, anche qua potevo prendere di più, però mi accontento anche perché era un po’ difficile. Ho studiato tutto il pomeriggio, sono stanchissima! Vado a dormire! Notte!
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