Autore: carmelocampo02

Riassunto Rosso Malpelo

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Rosso Malpelo era un ragazzo che lavorava in una cava di sabbia, e che era discriminato perché aveva i capelli di colore rosso,considerato sintomo di malizia e di cattiveria. Prima di lui lavorava nella cava anche suo padre. Un giorno il padre di Malpelo fu vittima di un crollo di sabbia che lo travolse,disperdendolo e facendolo morire. Allora Malpelo disperato si mise a scavare invano, con le mani, nel posto dove era stato sepolto il padre, senza riuscire a salvarlo. Tutti lo videro scavare con le mani e anche il padrone della cava lo vide e  decise di assumerlo al posto del padre. La madre lo accompagnò alla cava e lo vedeva solo ogni nove giorni .Per il resto del tempo si dedicava alla sorella di Malpelo che intanto aveva preso marito. Per lui la vita nella cava era solitudine ed emarginazione .Nessuno gli parlava tranne un ragazzo chiamato il “Ranocchio”, con il quale Malpelo aveva un rapporto fatto di botte ed insulti a pari del mulo delle cava. Un giorno si doveva svolgere un lavoro pericoloso in miniera e siccome quelli che ci lavoravano erano tutti padri di famiglia, si decise che Malpelo era il più adatto a svolgere quel lavoro. Quindi dopo un po’ Malpelo prese i suoi attrezzi e partì. Da quel momento non si ebbe più nessuna notizia di lui e ogni volta che si parlava  di Malpelo lo si faceva a bassa voce per timore di ritrovarselo davanti con gli occhi grigi e quei capelli rossi.

L’Opera dei pupi

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L’opera dei pupi è un tipo di teatro in cui i protagonisti sono delle marionette dette “pupi” dal latino “Pupus” che significa bambino. Le storie messe in scena dai pupi raccontano le gesta di Carlo Magno e dei suoi paladini, e sono quindi una rielaborazione delle storie del ciclo carolingio. Questo tipo di teatro si affermò in Sicilia nella seconda metà dell’Ottocento. I Pupi hanno una struttura in legno, ricoperta da un’armatura che cambia in base al paladino che rappresenta. Ciò che distingue le normali marionette dai pupi è la meccanica che ne permette il movimento, una delle caratteristiche infatti sta nell’asta di ferro che muove la mano del pupo e permette dei movimenti più rapidi rispetto alla marionette normali governate dai fili. La meccanica divide inoltre le varie scuole di appartenenza dei pupi, quella palermitana, che usa dei pupi più leggeri e snodabili, ma difficili da manovrare e quella catanese che invece usa pupi più alti, pesanti e rigidi, ma più facili da manovrare. Un’altra differenza sta nel fatto che mentre i pupi catanesi hanno sempre la spada nella mano destra, i pupi palermitani hanno la possibilità tramite un foro nella mano e un filo di estrarre la spada dal fodero, rendendo così il combattimento più verosimile. Nonostante le differenze tra le varie scuole, l’opera dei pupi è considerata una vera e propria arte, non solo per quanto riguarda la messa in scena, ma soprattutto per la maestria con cui vengono creati i pupi.

Proprio per questo motivo nel 2008 l’UNESCO ha iscritto l’Opera dei Pupi tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità.

Sito 1: I fratelli Napoli appartengono alla scuola dei pupi Catanesi.

Sito 2: La famiglia Cuticchio porta avanti la tradizione della scuola Palermitana.

Sito 3: Il gruppo Folklorico “Voce dell’Etna” descrive la storia dei Pupi.

Sito 4: Il sito del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”

Video: Rai5 presenta l’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio

Video 2: I Pupi siciliani dei fratelli Napoli.

One day more

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Valjean
One day more,
Another day, another destiny,
This never ending road to Calvary;
These men who seem to know my crime
Will surely come a second time,
One day more

Marius
I did not live until today,
How can I live when we are parted?

Valjean
One day more

Marius & Cosette
Tomorrow you’ll be worlds away,
And yet with you, my world has started

Eponine
One more day all on my own

Marius & Cosette
Will we ever meet again?

Eponine
One more day with him not caring

Marius & Cosette
I was born to be with you

Eponine
What a life I might have known

Marius & Cosette
And I swear I will be true!

Eponine
But he never saw me there

Enjolras
One more day before the storm!
At the barricades of Freedom!
When our ranks begin to form,
Will you take your place with me?

Marius
Do I follow where she goes!
Shall I join my brothers there!
Do I stay or do I dare?

All
The time is now
The place is here

Valjean
One day more!

Javert
One more day till revolution,
We will nip it in the bud!
I will join these little schoolboys,
They will wet themselves with blood!

Valjean
One day more!

M & Mme Thenardier
Watch’m run amuck,
Catch’m as they fall,
Never know your luck
‘Till there’s a free for all,
Here a little dip
There a little touch,
Most of them are goners
So they won’t miss much!

Various Students
One day to a new beginning
Raise the flag of freedom high!
Every man will be a king
Every man will be a king
There’s a new world for the winning
There’s a new world to be won
Do you hear the people sing?

Marius
My place is here,
I fight with you!

Valjean
One day more!

Marius & Cosette
I did not live until today
Tomorrow you’ll be worlds away
And yet with you my world has started

Eponine
One more day all on my own

Javert
I will join these people’s heroes
I will follow where they go
I will know their little secrets,
I will know the things they know

Valjean
One day more!

M & Mme Thenardier
Watch ‘em run amuck
Catch ‘em as they fall
Never know your luck
When there’s a free-for-all

Javert
One more day to revolution
We will nip it in the bud
We’ll be ready for these schoolboys
Tomorrow is the judgement day

Valjean
Tomorrow we’ll be far away,
Tomorrow is the judgement day

All
Tomorrow we’ll discover
What our God in Heaven has in store!
One more dawn
One more day
One day more!

TRADUZIONE

Valjean
Un giorno in più
un giorno in più
un altro destino
questa strada senza fine verso il Calvario;
questi uomini che sembrano conoscere il mio crimine,
verranno sicuramente una seconda volta
un giorno in più.

Marius
Io fino ad oggi non ho vissuto
come potrò vivere quando saremo separati?

Valjean
Un giorno in più …

Marius e Cosette
Domani, sarai in mondi lontani, eppure con te è iniziato il mio mondo.

Eponine
Un altro giorno da sola.

Marius e Cosette
Ci incontreremo di nuovo?

Eponine

Ancora un giorno con lui senza preoccuparsi.

Marius e Cosette
Sono nato per stare con te.

Eponine
Che vita avrei potuto conoscere

Marius e Cosette
E giuro che sarò sincero!

Eponine
Ma lui lì, non mi ha mai vista …

Enjolras
Ancora un giorno prima della tempesta
sulle barricate della libertà
quando le nostre file cominceranno a formarsi
prenderai il tuo posto con me?

Marius
Devo seguirla dove andrà
devo unirmi ai miei fratelli lì
devo rimanere, o devo osare?

Tutti
Questo è il momento
questo è il posto.

Valjean
Ancora un giorno!

Javert
Ancora un giorno prima della rivoluzione
la stroncheremo( sul nascere)
mi unirò a questi studentelli
si bagneranno con il sangue.

Valjean
Ancora un giorno!

M. & Mme. Thénardier
Guardali correre in preda a furia omicida
catturarli appena cadono
non conosce mai la tua sorte
fintanto che c’è lotta

qui un piccolo tuffo li un piccolo tocco.

la maggior parte di loro è spacciata

quindi non perderanno molto

Gli studenti
Un giorno al nuovo inizio
alza alta la bandiera della libertà
ogni uomo sarà un Re
ogni uomo sarà un Re
c’è un nuovo mondo per il vincitore

c’è un nuovo mondo da conquistare
ascolti il popolo cantare?

Marius
Il mio posto è qui,
io combatto con voi!

Valjean
Ancora un giorno!

Marius e Cosette
Fino ad ora non ho vissuto
domani, tu sarai mondi lontano
eppure, con te,
è iniziato il mio mondo.

Eponine
Un giorno in più, tutta da sola…

Javert
Mi unirò a questi eroi del popolo
li seguirò dove andranno
conoscerò i loro piccoli segreti
conoscerò le cose che loro sanno.

Valjean
Un altro giorno ancora!

M. & Mme. Thénardier
Guardali correre
catturarli appena cadono freneticamente
nessuno conosce la tua sorte
fino a quando c’è lotta

Javert
Un giorno ancora prima della sommossa
la stroncheremo (sul nascere)
saremo pronti per questi studentelli
domani, è il giorno del giudizio.

Valjean
Domani saremo lontani
domani, è il giorno del giudizio.

Tutti
Domani, scopriremo
ciò che il nostro Dio in cielo
ha in serbo
ancora un’alba
ancora un giorno
un giorno in più.

Non importa: ancora un giorno con lui.

Diario

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                                    Lunedì

Caro Diario,

oggi sono felice perché inizia una nuova settimana. Spero che mi porti tante belle esperienze. Anche se oggi sono tornato tardi a casa per colpa del traffico sono comunque felice perché non ho tanti compiti e posso giocare un po’ ai videogiochi.

                                                                                        Martedì

Caro Diario,

oggi è stata una brutta giornata, perché sono arrivato tardi a scuola perché pioveva. appena finito di mangiare ho dovuto mettermi subito a studiare perché avevo tanti compiti. Stasera sono molto stanco e anche un po’ preoccupate perché domani ho un compito in classe difficile, spero tanto che vada bene.

                                                                                     Mercoledì

Caro Diario,

oggi sono molto felice perché, anche se il professore non ha ancora corretto il compito penso di averlo fatto abbastanza bene. Fortunatamente oggi il tempo è soleggiato, quindi sono potuto uscire a giocare un po’ con il mio cane in giardino e mi sono divertito molto.

                                                                                      Giovedì

Caro Diario,

oggi a scuola è stata una giornata abbastanza tranquilla, purtroppo però  nel pomeriggio dovrò andare dal dentista. Già so che dovrà stringermi un’altra volta l’apparecchio e quindi stasera non potremo prendere la pizza, come facciamo tutti i giovedì. sono molto seccato perché la serata pizza è la mia preferita.

                                                                                     Venerdì

Caro Diario,

finalmente la settimana scolastica è finita, così potrò divertirmi e rilassarmi nel weekend. Oggi appena finiti i compiti sono andato di corsa alla lezione di tennis. Non vedevo l’ora di rivedere tutti i miei compagni, per colpa dell’infortunio al piede non li vedo da due settimane.

                                                                                       Sabato

Caro Diario,

stamattina ho dormito un po’ di più e quando mi sono svegliato ero felicissimo perché mio padre mi ha fatto una bella sorpresa comprando un sacco di cose buone per colazione. Ma sono ancora più contento perché stasera andrò a mangiare la pizza con i miei compagni, ci divertiremo sicuro.

                                                                                      Domenica

Caro Diario,

oggi vado a pranzo a casa dei miei zii, non vedo l’ora di mangiare tante cose buone, ma soprattutto di giocare con i miei cugini a Risiko e batterli. Sono anche molto curioso perché stasera andrò a vedere lo spettacolo dove recitano mia zia e mia cugina, già so che riderò un sacco.

Lettera al professore

Egregio Professore,

la mia settimana è stata un po’ altalenante. Sembrava essere iniziata abbastanza bene, ma purtroppo già da martedì ha iniziato a peggiorare un po’. Infatti, a causa della pioggia, sono arrivato tardi a scuola e , tornato a casa, ho dovuto studiare molto poiché avevo un compito in classe molto difficile il giorno successivo. Fortunatamente penso che il compito sia andato abbastanza bene, benché ancora non conosco il risultato. Da mercoledì la settimana ha avuto un miglioramento forse grazie anche al tempo che è migliorato notevolmente, infatti ho avuto la possibilità di giocare in giardino con il mio cane. Nonostante una spiacevole visita dal dentista, la fine della mia settimana è stata molto piacevole. ho avuto la possibilità di ritornare alle mie lezioni di tennis che avevo interrotto a causa di un infortunio. I giorni in cui non ho avuto scuola li ho trascorsi con la mia famiglia, approfittandone per vedere i miei cugini e per divertirmi con loro. Inoltre ho avuto la possibilità di assistere ad uno spettacolo teatrale nel quale recitavano mia zia e mia cugina, ed è stato molto divertente.

La ringrazio per la sua attenzione

                                                         Il suo alunno Carmelo Campo

I Presidenti della Repubblica Italiana

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De Nicola ritratto.jpgEnrico De Nicola

Nato a Napoli il 9 Novembre 1877

Morto a Torre del Greco il 1° Ottobre 1959

Fu Capo provvisorio dello stato dal 1° Gennaio 1948 fino al 12 Maggio 1948.

LuigiEinaudi.jpgLuigi Einaudi

Nato a Carrù il 24 Marzo del 1874

Morto a Roma il 30 Ottobre del 1961

Fu Presidente dal 12 Maggio 1948 fino al 11 Maggio 1955

Giovanni Gronchi.jpgGiovanni Gronchi

Nato a Pontedera il 10 Settembre 1887

Morto a Roma il 17 Ottobre 1978

Fu Presidente dal 11 Maggio 1955 fino al 11 Maggio 1962

 

Antonio Segni Official.jpgAntonio Segni

Nato a Sassari il 2 Febbraio 1891

Morto a Roma 1° Dicembre 1972

Fu Presidente dal 11 Maggio 1962 fino al 6 Dicembre 1964

Giuseppe Saragat.jpgGiuseppe Saragat

Nato a Torino il 19 settembre 1898

Morto a Roma l’11 Giugno 1988

Fu Presidente dal 29 Dicembre 1964 fino al 29 Dicembre 1971

Presidente Leone.jpgGiovanni Leone

Nato a Napoli il 3 Novembre 1908

Morto a Roma il 9 novembre 2001

Fu Presidente dal 29 Dicembre 1971 fino al 15 Giugno 1978

Pertini ritratto.jpgSandro Pertini 

Nato a San Giovanni di Stella il 25 Settembre 1896

Morto a Roma il 24 Febbraio 1990

Fu presidente dal 9 Luglio 1978 al 29 Giugno 1985

Cossiga Francesco.jpgFrancesco Cossiga

Nato a Sassari il 26 Luglio 1928

Morto a Roma il 17 Agosto 2010

Fu Presidente dal 3 Luglio 1985 fino al 28 Aprile 1982

Presidente Scalfaro.jpgOscar Luigi Scalfaro

Nato a Novara il 9 Settembre 1918

Morto a Roma il 29 Gennaio 2012

Fu Presidente dal 28 maggio 1992 fino al 15 maggio 1999

 

Ciampi ritratto.jpgCarlo Azeglio Ciampi

Nato a Livorno il 9 Dicembre 1920

Fu presidente dal 18 Maggio 1999 fino al 15 maggio 2006

 

Ritratto ufficiale di Giorgio NapolitanoGiorgio Napolitano

Nato a Napoli il 29 giugno 1925

Fu Presidente dal 15 maggio 2006 fino al 14 gennaio 2015

 

Sergio Mattarella - 2000.jpgSergio Mattarella

Nato a Palermo il 23 Luglio 1941

Presidente dal 3 Febbraio 2015

SPOT EUROPA RAI

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Il video che ho deciso di commentare è uno spot della Rai che che tratta l’importante argomento della Sicurezza Alimentare.
Questo video ci fa capire che ,grazie all’Unione Europea, in tutti gli stati europei e soprattutto in italia, si fanno moltissimi controlli sia nell’industria alimentare sia nei negozi che distribuiscono alimenti. Questi controlli servono a mantenere alta la qualità dei cibi che tutti i giorni finiscono sulle nostre tavole, in modo che noi siamo abbastanza sicuri che quello che mangiamo non possa farci stare male.
Solo in italia ogni anno si consumano circa 60 miliardi di pasti, forniti da circa 28 mila fra negozi e supermercati, 70 mila aziende e 300 mila fra bar, mense, ristoranti e pizzerie. Rendere tutto questo cibo sicuro non è facile, in questo l’Europa si impegna molto e controllare questi alimenti, infatti solo nel 2013 si sono fatti molto più di mezzo milione di controlli fra aziende, ristoranti e punti vendita.
Quello che si controlla sopratutto di questo cibo è la produzione, i controlli sono molto severi in tutte le fasi di preparazione e continuano finché non vengono distribuiti nei negozi, dove i commercianti devono assicurarsi di controllarli e soprattutto di controllare ad esempio la scadenza. Ovviamente, anche se questi cibi vengono prodotti dalle macchine, sono le persone a controllare la qualità, e quindi è normale che ogni tanto qualche errore venga commesso. Questo vuol dire che il rischio zero non può mai esistere, ma è possibile ridurlo. Per questo motivo è importante fare tanti controlli sia da parte del Ministero sia da parte delle aziende per abbassare i rischi, ma purtroppo non sempre è così.
Fortunatamente da alcuni studi si è scoperto che l’Italia è uno dei paesi con la più bassa percentuale di infezioni. infatti, mentre in tutta Europa sono ci stati più di di 5 mila focolai di infezioni, in Italia ne abbiamo avuti appena venti. In pratica tutte le statistiche dicono che nessun paese del Unione Europea ha fatto meglio.
Secondo me il nostro cibo quindi quello italiano sarebbe altrettanto sicuro anche senza l’Unione Europea, perché io penso che noi italiani siamo molto attenti alla qualità perché ci teniamo molto che i cibi che produciamo, e soprattutto che esportiamo, siano di alta qualità. Noi sentiamo molto parlare del concetto di “Made in Italy”, cioè fatto in Italia e lo consideriamo come un vanto, come se il solo dire che quel prodotto è fatto in Italia aumenta la qualità, per questo motivo penso che ,anche senza l’Unione Europea, i prodotti italiani siano controllati molto attentamente lo stesso, perché noi siamo molto orgogliosi dei nostri prodotti che produciamo, soprattutto quelli tipici come ad esempio: il vino, la pasta e i formaggi. Ovviamente i controlli dell’Europa sono comunque utili perché servono a stabilire uno standard di qualità di tutta l’Europa, e anche se sono contento di aver scoperto che le industrie e le aziende italiane sono quelle che hanno fatto meglio e che hanno sviluppato meno infezioni, è giusto che anche gli altri stati dell’Europa facciano meglio per la salute dei cittadini.

Link video

La ripartizione dei seggi parlamentari dopo le elezioni politiche del 2013

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Le ultime elezioni politiche italiane hanno avuto luogo il 24 e il 25 Febbraio del 2013.

I seggi parlamentari della Camera sono stati distribuiti in base al sistema proporzionale con premio di maggioranza con soglia di sbarramento. Il territorio viene diviso in 26 circoscrizioni e in più ci sono 4 circoscrizioni per gli italiani all’estero.

I seggi parlamentari per il Senato sono stati distribuiti in base a un sistema proporzionale su base regionale con soglia di sbarramento. Il territorio viene diviso in 20 circoscrizioni che corrispondono alle regioni e in più ci sono 4 circoscrizioni per gli italiani all’estero.

Immagine:Le 26 circoscrizioni;

Immagine: Ripartizione dei seggi della Camera;

Immagine: Ripartizione seggi del Senato;

Sito: Vademecum delle elezioni del 2013;

Sito: Speciale de “La Repubblica” sulle elezioni politiche del 2013 e del sistema elettorale.

Parafrasi dell’Odissea

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La palla dunque la regina lanciò ad un’ancella,

mancò l’ancella, e lanciò la palla nel fiume profondo.

Esse lanciarono un lungo grido che svegliò Odisseo luminoso,

e seduto rifletteva nell’anima e nel cuore:

<< Ahimè,nella terra di quale popolo sono arrivato?

forse violenti, selvaggi e senza giustizia,

oppure sono ospitali e devoti agli dei?

Mi è giunto un grido che sembrava di fanciulle giovani;

sono ninfe, che vivono sulle cime scoscese dei monti,

nelle sorgenti dei fiumi, nei pascoli erbosi?

Oppure sono vicino a esseri umani parlanti?

via allora, andrò a vedere e lo scoprirò>>.

così dicendo, sbucò da sotto i cespugli Odisseo,

dal folto dei boschi prese un ramo con molte foglie con la sua mano forte,

staccò per coprire la sua nudità.

E si mosse come un leone nutrito sui monti, sicuro della sua forza,

che va tra il vento e la pioggia; i suoi occhi

erano come il fuoco. si getta tra vacche, tra pecore,

tra cerve selvagge; spinto dalla fame ,

sarebbe entrato entrato anche in un recinto ben chiuso.

Così Odisseo si stava per mescolarsi  tra le ragazze dai bei riccioli

anche se nudo, perché aveva bisogno.

Apparve ad esse spaventoso, sporco di salsedine,

esse fuggirono di qua e di là per la spiaggia.

Rimase sola la figlia di Alcinoo, perché Atena

le aveva dato coraggio, e le aveva tolto il tremore dal corpo.

Restò dritta, aspettandolo: Odisseo era indeciso

se inginocchiarsi, pregando la fanciulla dagli occhi belli,

o con parole dolci, rimanendo fermo e lontano

che il suo popolo gli desse una veste e gli dicesse la via di casa.

Riflettendo gli sembrò che la cosa migliore fosse

di pregarla da lontano, con parole dolci,

poiché lei si sarebbe potuta sdegnare se le avesse toccato le ginocchia.

e subito amabilmente disse:

<< Io m’inchino, signora: tu sei una dea o sei una mortale?

Se sei una dea, di quelle che ci sono nel vasto cielo,

sei Artemide, di certo, la figlia del potente Zeus,

vedendo la tua bellezza.

Ma se sei mortale, di quelli che vivono sulla terra,

che siano beati tre volte il padre e la madre,

tre volte beati i fratelli: perché di sicuro gli gioisce il cuore vedendoti,

quando vedono un simile bocciolo danzare.

ma soprattutto sarà beato nel cuore

chi ti ricoprirà di doni, e ti farà sua sposa.

non ho mai visto una simile cosa con gli occhi,

né uomo, né donna: tanto che sento un profondo rispetto nel guardarti.

ieri sono sopravvissuto dopo venti giorni al nero mare:

le onde mi hanno portato qui insieme alle terribili tempeste,

dall’isola di Ogigia;