Autore: giorgimiri

SAN FRANCESCO

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Francesco nacque ad Assisi nel 1182, nel pieno del fermento dell’età comunale. Figlio di mercante, da giovane aspirava a entrare nella cerchia della piccola nobiltà cittadina. Dopo aver condotto fino ai 24 anni una vita dissoluta ed aver provato la carriera militare, San Francesco riceve in sogno la chiamata del Signore. Partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a cambiare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel ripristino di edifici di culto in rovina.

– Nel seguente link si trova un video che vi riassume la storia di questo grande santo.

– San Francesco compose vari testi tra cui il Cantico delle Creature.

                                                  – In questo link si possono leggere alcuni dei miracoli che fece San Francesco

Qua sotto, come si può vedere, è raffigurata un’ immagine che descrive uno dei miracoli: “Il lupo di Gubbio”

Qua si trova un altra immagine che descrive il miracolo della sorgente

 

Qua viene spiegata la nascita del presepe, appunto inventato da San Francesco nel 1223

 

 

 

 

 

 

 

I comuni italiani nel medioevo

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I comuni italiani nacquero dopo il mille e fiorì anche un’ altra classe sociale: la borghesia. I comuni erano amministrati dal parlamento o arengo ed  erano indipendenti dal feudo. Presto però ci fu l’ esigenza di organizzare la vita cittadina e per questo si formarono incarichi temporanei, che duravano sei mesi o un anno. All’ interno del comune nascono alcuni ceti sociali che avevano un peso politico ed erano tre: la nobiltà, il popolo grasso e il popolo minuto. Poi vi erano un gran numero di lavoratori salariati e di nuovi immigrati dalle campagne i cerca di occupazione.

– In questo link si parla di cosa e come era organizzato un comune

– In questo link invece, attraverso una mappa concettuale , si parla di come siano nati i comuni.                                                                                                                                                                       

– Qua si citano tre ceti sociali nei comuni tra cui: il popolo grasso, la nobiltà e il popolo minuto

 

Iliade- Proemio-

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Canta, o dea, l’ ira di Achille figlio di Peleo,

rovinosa, che mali infiniti provocò agli Achei,

e molte anime forti di eroi sprofondò nell’ Ade, 

e i loro corpi fece preda dei cani

e di tutti gli uccelli; si compiva il volere di Zeus,

dal primo istante in cui una lite divise

 l’ Atride, signore dei popoli, ed Achille divino.

 

Cantami o musa Calliope l’ ira di Achille, figlio di Peleo, che portò morte e rovina al popolo greco e che fece morire forti eroi, le cui anime sprofondarono nel regno dei morti e i loro corpi divennero pasto per cani e uccelli sui campi di battaglia. Si realizzava così il volere di Zeus, dopo una lite che divise Agamennone, comandante delle truppe greche, “signore dei popoli” e il divino Achille. 

Compito in classe: descrizioni

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 Descrizione di una persona

La persona di cui voglio parlare è mio fratello S. Ha otto anni, è un bambino molto socievole e simpatico; ha occhi di un castano profondo, capelli corti e un’ espressione molto birichina. E’ un ragazzino alto e slanciato con una carnagione molto chiara che mette in evidenza le sue  guance rosse.  Ha labbra carnose e  rosa. Il suo naso piccolino tende a salire leggermente. Ha un abbigliamento sportivo, ma nelle occasioni diventa davvero elegante. La sua risata contagia tutti, tanto che in famiglia lo chiamiamo “il giullare”. Certe volte mi fa davvero arrabbiare ma è sempre mio fratello e lo voglio un mondo di bene.

Descrizione di un luogo

Il luogo che voglio descrivere  è la mia stanza. E’ molto luminosa e grande. Le pareti sono arancioni e gialle con appesi molti poster dei miei cantanti preferiti. Ha una porta-finestra che   sul balcone. Ha un letto a castello e un divano, una scrivania dove ci sono quasi tutti i miei libri, un armadio dove metto i vestiti. E’ molto confortevole perché ha tutto quello che serve.

 

 

Intervista

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1-Fino a che età si andava a scuola ai tuoi tempi? Era obbligatorio fino alla quinta elementare (10-11 anni)

2-Da quanti bambini era composte le classi e se eravate tutti della stessa età? Le classi erano composte da circa 25 bambini che potevano frequentare diversi anni di scuola

3-Quante ore facevi al giorno? Circa 4-5 ore al giorno

4-Quali punizioni venivano date agli alunni che non rispettavano le regole? Punizioni corporali alle mani con l’ uso di bacchetta

5-Come si veniva vestiti a scuola? Quasi tutti con grembiule nero e fiocco bianco

6-Come funzionava l’ intervallo? Si usciva in un cortile e si consumava la propria merenda

7-Quali materie si studiavano? Erano tante come ai tempi nostri? Non si studiavano tante materie come adesso, ma solo le più importanti come: italiano, matematica, storia e geografia. Particolare importanza aveva invece la religione.

8-Si effettuavano gite didattiche? No

9-Che materiale si usava in classe? Un quaderno per tutte le materie,  il pennino e il calamaio

10-I voti erano espressi con giudizio o numeri? Ogni materia aveva il voto numerico, ma veniva dato anche un giudizio generico

11-Come era gestita la sicurezza in caso di terremoti o acquazzoni? Non era per niente prevista

12-Sei mai stato/a rimproverata? In che modo? Mai, ero sempre attenta ed educata

13-Quanti libri, circa, si dovevano portare ogni giorno? Uno o due al massimo, ma non mi ricordo molto bene

14-Quando iniziava e finiva la scuola? Il primo giorno di scuola era l’ 1 ottobre e finiva a giugno

15-Come andavi a scuola? C’ erano scuolabus? A piedi, quasi nessuno aveva mezzi in famiglia

16-I libri si tenevano a mano o avevate qualche borsa? In tanti li portavano a mano fermati da un elastico. Io avevo una borsa a tracolla cucita da mia madre

17-La scuola metteva a disposizione attività pomeridiane? Se si, quali? No

18-Quanti insegnanti avevate in una classe? Un solo insegnante

19-L’ edificio scolastico era pubblico o privato? La mia scuola non era altro che una grande stanza a casa della maestra

La mia compagnia

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Io sto molto tempo con i miei compagni di classe con cui scherziamo e ridiamo tanto,ma il mio vero gruppo di coetanei e’ composto da amiche di vecchia infanzia F.L,  F.P,  M.P,  M.P,  R.P con cui condividiamo molte cose: la passione per la musica e per il ballo, il sogno di diventare delle attrici famose,il trucco, i capelli e anche il modo di vestirci. Abbiamo  anche un obbiettivo comune, restare unite come delle sorelle per sempre.Ci vediamo purtroppo poco a causa di impegni scolastici. Di solito giochiamo a pallavolo o ci scambiamo consigli sulla scuola, ci chiediamo spesso se ci piace qualche ragazzo e siamo tutte di “buona forchetta”. Ci vogliamo un mondo di bene e credo che non ci sia amicizia più forte e bella della nostra.