Autore: giovannicher

pag.60 es. n.2

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Malpelo è un ragazzo che viene chiamato così per via dei suoi capelli di colore rosso. Dato che, secondo la tradizione popolare, i capelli rossi indicano un carattere da ribelli e furfanti, viene maltrattato da tutti. Il padre di Malpelo è morto nella cava e perciò a lui fu permesso di restare nella cava anche se con un magrissimo salario e in condizioni pessime. Malpelo aveva iniziato a proteggere un ragazzo che tutti chiamavano Ranocchio. Gli insegnò inoltre la sua filosofia di vita e cercò di farlo irrobustire e diventare forte. Il corpo del padre di Malpelo viene ritrovato e dato che nessuno vuole gli abiti del morto, li prende Malpelo insieme ai suoi attrezzi, che rifiuta categoricamente di vendere perchè vi si affeziona. Pochi giorni dopo Ranocchio si ammalò e Malpelo cercò di tirarlo su di morale percuotendolo ma peggiorò la situazione: ad un tratto un rivolo di sangue uscì dalla bocca di Ranoccchio. Alla fine di un periodo di sofferenze Ranocchio morì e Malpelo non capiva perchè la madre di Ranocchio s’intristisse dato che nessuno si era mai intristito per lui. Un giorno il padrone volle esplorare un passaggio che avrebbe potuto fruttargli moltissimo, ma nessuno voleva esplorarlo, perchè il rischio di sperdersi era altissimo. Visto che Malpelo non aveva più famiglia, proposero il lavoro a lui. Egli lo accettò ma non uscì mai più dalla galleria.

L’OPERA DEI PUPI

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L’Opera dei Pupi è un particolare tipo di teatro delle marionette che si affermò stabilmente nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.

I pupi siciliani sono differenti dalle classiche marionette per la meccanica che li fa muovere e per il repertorio degli spettacoli costituito dalle storie cavalleresche del periodo carolingio. I pupi sono infatti guidati dall’alto con aste metalliche che permettono di muovere la testa e il braccio destro armato di spada.
Nel tempo si sono distinte due diversi stili di opera dei pupi: quella catanese e quella palermitane che si distinguono per la grandezza dei pupi, i loro movimenti e l’allestimento delle scenografie.
Nel 2001 l’Opera dei pupi è stata proclamata tra i patrimoni orali e immateriali dell’Umanità dall’Unesco.

http://www.fratellinapoli.it/storia-opera-pupi/

http://www.comune.catania.it/la-citta/tradizioni/pupisiciliani/storia-dei-pupi-siciliani/

http://www.esplorasicilia.com/cosa-vedere-in-sicilia/escursioni-sicilia/pupi-e-pupari-siciliani.php

http://www.visitsicily.info/tutti-allopera-dei-pupi/

http://www.turismo.it/tradizioni/articolo/art/la-sicilia-dei-pupari-id-76/

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Esercizio pag. 47 n. 4: Intervista ad un contribuente italiano.

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In Italia esiste un sistema di tassazione (ossia i contributi che ogni cittadino deve allo stato ed al governo locale per far si che possa mantenere servizzi publici utili a tutti) detto solidarietà fiscale, perché la percentuale sul reddito da versare allo stato dipende dalla quantità di denaro presente nel reddito stesso, cioè, per esempio, se una persona ha un reddito di 100 pagherà 10 se invece l’ ha di 1000 pagherà 300 non 100! Questo tributo serve allo stato per pagare i servizi publici accessibili a tutti!

Qui è riportata l’ intervista di un contribuente per renderci conto di cosa ne pensano gli Italiani.

Penso che la pressione fiscale sia alta ma non come si dice,tuttavia non sono soddisfatto di come sono spesi i soldi della collettività e tra le molte cose che secondo me andrebbero cambiate, se ne posso citare una sola, direi che la più importante è cambiare i meccanismi di spesa e di controllo della spesa impedendo sprechi di denaro publico dovuti a qualunque motivo.

Commento spot Europa rai: pace

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Lo spot che ho scelto di commentare parla delle guerre che si combatterono in tutta Europa (prima e seconda guerra mondiale) prima della formazione dell’Unione Europea. Ricorda che quando nacque l’unione l’idea non era quella di creare una comunità economica, quell’Europa venne dopo, ma per evitare altre guerre nel continente. Infatti la prima cosa che fecero i sei Stati fondatori, Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Belgio e Olanda, fu mettere in comune le materie prime per gli armamenti così da rendere definitivamente impossibile una nuova guerra tra gli Stati membri stessi. Nonostante le guerre nell’ex Iugoslavia e le attuali guerre in Ucraina, per gli Stati fondatori e anche per altri, come l’Austria, escludendo gli interventi militari avvenuti fuori dal continente, ne seguirono settantacinque anni di pace. Un periodo così lungo di pace in europa non si aveva dai tempi dell’impero Romano, e la domanda che lo spot ci pone è: quanti si ricordano perchè abbiamo voluto l’Europa?

Ci sono e ci saranno sempre coloro che sono contrari all’UE. Ma senza di essa, cosa avrebbe impedito a qualche altro folle di provare a riunire sotto il suo dominio l’impero Romano e di far iniziare così la terza guerra mondiale? Tutti sappiamo (o dovremmo sapere) le parole di Albert Einstein: “Non so con quali armi verrà combattuta la terza guerra mondiale, ma so con quali armi verrà combattuta la quarta: l’ arco e le frecce.”. Ciò significa che durante la terza guerra mondiale l’uomo si auto-distruggerà. Certo, a volte l’UE ci delude, ma come diceva Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell’ Europa, è meglio combattere intorno a un tavolo piuttosto che in un campo di battaglia.

Credo sia importante come ebbero origine le guerre prima menzionate. La prima esplose a seguito dell’omicidio del principe ereditario Francesco Ferdinando d’Austria, che esattamente cento anni fà fece scoppiare la prima guerra mondiale. Essa solo in Europa provocò sedici milioni di morti (per l’assassinio di un solo uomo, anche se principe ereditario). Di questa guerra vorrei ricordare (altro spot, che si chiama Natale 1914, e che si conclude con la domanda “fu questo il primo sogno di un Europa unita?”) che nel 1914 sulla Marna francesi e inglesi da una parte, Ovest, e tedeschi dall’ altra, Est, si dissanguarono per mesi. Solo nel mese di settembre ci furono quasi duecentomila morti, ma, il 25 dicembre, cioè il giorno di Natale, all’ordine di continuare la battaglia i soldati deposero volontariamente le armi (anche perchè quasi nessuno amava ammazzare e farsi ammazzare) e nessuno sparò più colpi. È solo la tregua natalizia, si pensò, ma nei giorni seguenti i soldati avversari continuarono a scambiarsi regali e segni di solidarietà. È facile immaginare la paura degli stati maggiori di fronte alla possibilità che i soldati diventassero amici dei loro nemici. E così con minacce di severe punizioni si fece ricominciare ciò che nello spot viene chiamata la maledizione della guerra.

Dopo pochi anni, per vendicarsi della sconfitta subita in questa guerra, la Germania (guidata da hitler), l’Italia (guidata da Benito Mussolini), l’Austria ed il Giappone ne fecero scoppiare un’altra ancora più terribile: la seconda guerra mondiale. Sebbene inizialmente sembrò che la Germania fosse ad un passo dalla vittoria in tempi rapidissimi, la guerra durò cinque anni. La Germania ed i suoi alleati vennero poi sconfitti grazie soprattutto all’intervento degli Americani e dei Russi. Questa guerra però causò 55-60 milioni di morti di cui circa 50 milioni in Europa.

E tuttavia (visti anche i commenti che si trovano sotto al video) temo che molti si siano scordati che cosa vuol dire guerra e perchè abbiamo voluto l’UE.