Autore: laurapappa

ROSSO MALPELO

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Stendi un riassunto della novella in non più di 15 righe. PAGINA. 6O N. 2 (letteratura)

Rosso Malpelo, così chiamato per la rossa capigliatura, è un ragazzo che lavora duramente in una cava di sabbia in Sicilia. E’ un povero infelice sfruttato.
L’opinione popolare dice che le persone con i capelli rossi sono malvagi e per questo motivo Malpelo viene trattato con pregiudizio da tutti ed anche dalla stessa madre. Egli è costretto a vivere emarginato e isolato, trattato come una bestia e non come un essere umano.
Il padre è l’unico che ha dell’affetto per Malpelo ma muore nella stessa cava sotto una frana di sabbia.
L’emarginazione e le difficoltà portano Malpelo ad assumere atteggiamenti indifferenti e spietati, soprattutto nei confronti di chi vive una condizione ancora più debole e fragile della sua, come Ranocchio, un ragazzetto infelice come lui che lavora come manovale alla cava.
Dietro questo carattere indurito e indifferente Malpelo nasconde però una sua umanità e un bisogno di amore che manifesta nei confronti dello stesso Ranocchio e del padre morto nella cava per la caduta di un pilastro di sabbia.
Quando Ranocchio si ammala ed in breve tempo muore, stroncato dalla fatica e dalle brutte condizioni di lavoro, Malpelo rimane completamente solo. Alla fine si offre volontario per esplorare un passaggio della cava, proprio dove era morto suo padre. Ciò significò per Malpelo di porre fine a tutte le sue sofferenze, infatti, nella cava si smarrì senza lasciare alcuna traccia di sé.

La tradizione dei pupi

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Questo link che sto per inserire, parla, dell’opera dei pupi, della loro storia, dei protagonisti,

cioè, Carlo Magno, Angelica e Gano di Maganza e i paladini.

Si parlerà anche dei Carretti Siciliani, la loro storia, la loro struttura, la ruota, la cassa e le aste.

Clicca qui sopra per entrare nella pagina di Wikipedia.

                            

Questa immagine qui sopra descrivere come è fatto la struttura di un pupo e la struttura di un carretto siciliano e le sue opere artistiche disegnata sopra.

Clicca qui sopra per vedere un video dei carretti siciliani e dei pupi siciliani.

Uno spettacolo che si svolge al teatro di Palermo.

 

NON ESISTE SOLO IL CALCIO

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In Italia oltre il Calcio, uno sport molto seguito dalla maggior parte della popolazione, ci sono altri sport come il tennis, il basket, la pallavolo, la pallamano. Quest’ultimo non è molto praticato in Italia, ma ci sono regioni dove è molto conosciuto. Soprattutto in alto dell’Italia, Sud Italia e in particolare in Sicilia. La regola principale è fare goal nella porta avversaria, e poi cercare di non fare più di tre passi con la palla in mano, non fare invasione nella linea dei sei metri, si può palleggiare quanto vuoi, però quando blocchi la palla puoi fare solo tre passi e poi passare la palla (un po’ come il basket), puoi bloccare il braccio dell’ avversario pero’ devi stare attento che non glielo tiri perché sennò è rigore e se invece l’avversario cerca di tirare tra l’area dei sei metri e quella dei nove, allora sono semplicemente nove metri (li batte solitamente il pivot).
La pallamano è uno sport di squadra, tipo il basket e non come il tennis che si gioca uno contro uno.
I giocatori in campo sono sette compreso il portiere, e i giocatori in panchina normalmente sono sette.
In tutto il mondo è identificato come lo sport più veloce con la palla.

CLICCA QUI SOPRA PER TROVARE MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA STORIA DELLA PALLAMANO E CI SARANNO LE REGOLE PIU’ APPROFONDITE.

Les Miserables – THE BISHOP

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THE BISHOP

Guarda in basso, guarda in basso Non guardarli negli occhi Guarda in basso, guarda in basso Sei qui fino alla morte Il sole è forte È caldo come l’inferno, sotto Guarda in basso, guarda in basso Ci vogliono vent’anni per andarci. Io non ho fatto sbagli Caro Gesù ecco la mia preghiera Guarda in basso, guarda in basso Caro Gesù si preoccupa Io so che lei aspetterà Io so che lei sarà veramente sincera Guarda in basso, guarda in basso Tutti loro ti hanno dimenticato Quando otterrò la libertà Tu non mi vedrai Più come polvere Guarda in basso, guarda in basso Non guardarli negli occhi O Signore per quanto Prima che mi lasci morire? Guarda in basso, guarda in basso Tu sarai sempre uno schiavo Guarda in basso, guarda in basso Stai in piedi nella tomba Ora portami il prigioniero 24601 Il tuo tempo è scaduto E’ iniziata la libertà per buona condotta Sapete cosa significa Sì, vuol dire che sono libero. No, significa che si ottiene Il tuo biglietto di libertà vigilata giallo Tu sei un ladro. Ho rubato una pagnotta di pane Hai rubato in una casa Ho rotto un vetro di una finestra Il bambino di mia sorella era vicino alla morte Stavamo morendo di fame Tu morirai di fame di nuovo Almeno che non impari il significato della legge. Io conosco il significato di quei 19 anni Uno schiavo della legge. Cinque anni per quello che hai fatto Il resto perché hai tentato di fuggire Si, 24601 Il mio nome è Jean Valsean. E io sono Javert Non dimenticare il mio nome Non ti scordare di me 24601. Guarda in basso, guarda in basso Tu sarai sempre uno schiavo Guarda in basso, guarda in basso Stai in piedi nella tomba La libertà è mia. La terra è calma. Sento il vento. Respiro di nuovo. I cieli puliti. La terra si sta svegliando Bevo dalla pozza. Come pulire il sapore. Mai dimenticare gli anni, gli sprechi. Né perdonarli Per quello che hanno fatto. Sono colpevoli tutti La giornata ha inizio. Ed ora vediamo Cosa questo nuovo mondo, farà per me! Dovrete andare Ti pagherò per la giornata Raccogli le tue briciole E sei sulla buona strada. Tu mi hai dato la metà Di quello che gli altri uomini ricevono Questo pugno di scatole Non comprerebbero il mio sudore! Hai infranto la legge È lì affinché la gente la veda Perché dovresti ottenere lo stesso di uomini Onesti come me. Ora ogni porta è chiusa a me. Un altro carcere. Un’altra chiave. Un’altra catena quando arrivo. In ogni città mi controllano i documenti e trovano il marchio di Caino. Nei loro occhi vedo la paura “ Non ti vogliamo qui”. Le mie camere sono piene. E non ho la cena da vivere. Mi piacerebbe aiutare uno sconosciuto. Tutto ciò che vogliamo, è essere giusti. Pagherò in anticipo. Dormirò in un fienile. Guardate com’è scuro. Io non sono un cane. Lascia la mia casa. O sentirai il peso della verga. Siamo persone rispettose della legge grazie a Dio. Ora so come si sente la libertà. Il carcere sempre alle calcagne. E’ la legge! Questo pezzo di carta nelle mie mani. Mi fa maledetto in tutto il paese. E’ la legge! Come una maledizione. Cammino per la strada. La sporcizia sotto i loro piedi. Entra Signore, perché sei stanco La notte è fredda fuori Anche se le nostre vite sono molto umili Quello che abbiamo dobbiamo condividere C’è il vino qui per farvi rivivere C’è il pane per renderti forte C’è un letto per riposare sino al mattino Riposo dal dolore e riposo dal male Mi lasciò mangiare a piacimento Ho avuto la parte del leone Questo argento in mano Costa il doppio di quanto guadagno In tutti quei 19 anni Quella disperazione di tutta la vita Eppure si fidava di me Il vecchio sciocco si fidava di me Aveva fatto la sua parte di bontà Ho giocato il servo riconoscente E lo ho ringraziato come dovrei Ma quando la cosa era tranquilla Di notte mi sono alzato Ho preso l’argento Ho preso il volo Racconto la sua riverenza la tua storia Vediamo se è impressionante Stavi qui la scorsa notte Eri l’ospite dell’onesto vescovo E piuttosto fuori della bontà cristiana Quando ha appreso la vostra grave situazione Sostieni che ti fece regalo di questo argento Questo è giusto Ma amico mio sei uscito così presto Sicuramente è sfuggita qualcosa dalla tua mente Hai dimenticato che ti ho dato anche questi Vorresti lasciare il migliore alle spalle? Quindi signori è possibile rilasciarlo Poiché questo uomo ha detto la verità Mi congratulo per il vostro dovere E la benedizione di Dio sia con voi Ma ricordate questo fratello mio Vedi in questo un piano superiore è necessario utilizzare questo prezioso argento per diventare onesto. Con la testimonianza dei Martiri La passione eil sangue Dio vi ha sollevato dalle tenebre Ho comprato la tua anima per Dio.

Fatta daAndrea Di Guardò e Laura Pappalardo.

Caro Professore… PAG 33 N 2

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Bergen, 22 Marzo 2015

 Caro professore,

sono ormai sei mesi che sono partita e mi sembra sei anni! Ho pensato così di scriverle: in questo modo mi illudo di essere ancora a casa.

Sa come sono andate le cose? Mio padre ha ricevuto un’ offerta di lavoro, poi lui e mia madre, hanno deciso senza chiedere neanche un mio parere, di partire: ma le sembra giusto? Forse non faccio anch’io parte della famiglia?

Così ho dovuto lasciare tutto e tutti: la scuola, gli amici, i compagni, la mia camera preferita, perfino Ron, il mio barboncino bianco… Povero Ron, chissà adesso dov’è, avrà senz’altro pensato che l’ho voluto abbandonare e che sono una ragazzina cattiva! Le devo confessare una cosa, che non ho fatto in tempo a dirle prima: soffro terribilmente, perché ho dovuto lasciarla… Proprio lei professore, perchè lei era l’ unico che mi aiutava, e che mi capiva quando avevo qualche difficoltà, invece qua i professori sono tutti rigidi e severi, non come lei  che era tanto dolce con tutti, Ma non è che qui non sia bello, questa cittadina si chiama Bergen e si trova a sud-ovest della Norvegia.

Ci sono case coloratissime e le vie sono spesso piene di ragazzi: anche il porto è molto carico e al mercato vendono di tutto, ma il cielo è spesso grigio e triste. Mio papà , poi, non c’è quasi mai, si è imbarcato sull’ Hurtigruten, una specie di nave da crociera, che porta i turisti a visitare i fiordi e si spinge fino a Capo Nord. Lui fa l’ interpetre, si trova bene, anche se è costretto a stare spesso lontano da noi.

Mia mamma,  prepara panini ai gamberetti e spiedini di pesce in un locale che si affaccia sul porto. In quanto a me, vado in una scuola dove c’è una classe in lingua italiana, a pochi chilometri da dove sto io. L’unico aspetto positivo è che sto imparando l’ inglese. Adesso devo andare e cercherò di non morire di nostalgia.

P.S: può portare un saluto particolare a tutti i miei compagni di classe? Grazie attenderò una sua risposta.

IL MIO DIARIO PAG 33 N.1

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Lunedì 16/03/15

Caro diario,

oggi è stato molto difficile riuscirsi ad alzare, perché, essendo che durante il weekend non sono riuscita a riposarmi, mi è venuto un po difficile.

Ma sono felice perché questi due giorni li ho trascorsi con quella pazza di Giuliana.

Ieri sera, talmente eravamo stanche che ci siamo addormentate tutti e due sul divano.

A scuola è andato bene, come al solito qualcuno disturbava durante le lezioni, ma niente di grave per fortuna.

Il pomeriggio alle 18.00 c’è stata la partita di Marco contro l’Enna, e hanno perso 34-35, peccato!Che clamorosa sconfitta. Siamo tornati a casa, stanchi morti e dopodiché abbiamo cenato.

Caro diario, ora ti devo salutare perchè ho tanto sonno e domani ricomincia la scuola. Ciao ciao.

Martedì 17/03/15

Buonasera caro diario,

oggi come tutti gli altri giorni è stato un giorno stancante e faticoso, pieno d’ impegni.

La scuola, la palestra, i compiti e anticipare  gli altri compiti, il dentista…

L’allenameto è stato abbastanza faticoso, anche perchè solitamente il martedì e il giovedì si allenano insieme a noi anche i ragazzi dell’ under 16, che hanno capacità e grinta maggiore rispetto a noi. Anche se poi mio fratello si porta la testa, insieme agli altri ragazzi, che noi siamo limitate e loro si sentono bravissimi. Venendo là gli sembra di essere i professori della pallamano e fanno le veci degli allenatori. Sono insopportabili!

Caro diario, ora ti devo salutare perchè ho tanto sonno e domani ricomincia la scuola. Ciao ciao.

Mercoledì 18/03/15

Caro diario,

oggi sono contenta perchè sono andata a trovare alla mia cuginetta Ginevra.

Diciamo che ha pianto la maggior parte del tempo, l’abbiamo accontentata tenendola  in braccio per non farla piangere, però tutto sommato la mamma lo sa che questi sono solo dei capricci.

Mia cugina mi ha dato il permesso di tenerla anche io, ho chiesto a Giuseppe se mi poteva fare la foto e l’ho messa sulla pagina iniziale del mio Ipad.

Caro diario, guardo un po’ di televisione a letto così mi addormento che domani ricomincia la giornata.

Giovedì 19/03/15

Caro diario,

oggi è stata la festa del papà, anche se io papà l’ho visto solo qualche minuto la mattina, poi la sera tardi quando è rientrato da lavoro.

Però essendo che era anche San Giuseppe, ho fatto gli auguri al mio professore Corsaro, a i miei zii Giuseppe e Pino e anche a mio cugino Peppe.

Oggi ho fatto allenamento, però a differenza di martedì non sono venuti i ragazzi, perché avevano partita contro il Siracusa e per poco non hanno vinto.

Alle cinque sono andata a provare una lezione di pianoforte con Sofia. Il professore è molto timido, ma allo stesso tempo simpatico e canta con una tonalità di voce bellissima, come un lirico.

La mamma mi ha detto però che posso seguire le altre lezioni, solo se riesco ad anticiparmi i compiti, perché se nò la sera quando poi mi ritiro sono stanchissima e non riesco a fare niente.

Venerdì 20/03/15

Buon pomeriggio caro diario,

oggi ho avuto il tempo di scriverti di pomeriggio, perché, sono più libera e i compiti li posso fare anche domani e dopodomani, essendo che nella mia scuola, come sai, il sabato è chiusa.

Il venerdì è l’unico giorno con cui posso giocare con Sofia, così vado da lei per stare insieme e vederci anche la televisione assieme. Oltre a giocare con lei, devo fare un favore a sua mamma, tenere a suo fratello piccolo per un pochino, così nel frattempo lei accompagna Lorenzo a pallamano.

Ciao caro diario, scusa se è stato breve la conversazione, ma ora ho molta fretta di andare a giocare.

Sabato 21/03/15

Caro diario,

oggi mia nonna ha fatto il compleanno.

Ci ha invitati a casa sua a pranzo, per festeggiare i suoi 78 anni.

Prima di andare da lei siamo andati a prendere a Marco a scuola e siccome nella stessa scuola di Marco ci va anche Alberto, è venuto anche lui con noi.

C’eravamo tutti, i miei zii, le mie cugine e la piccola e dolce Ginevra, che come al solito se non la tenevamo in braccio, piangeva.

Nel pomeriggio abbiamo accompagnato Marco a Trecastagni, perché aveva una festa.

E’ stata una fatica aver cercato la casa dove festeggiava questa amica sua, perché era in mezzo ai boschi e non c’era nessuna segnaletica che ci portava in questa via ed i telefoni non prendevano. Poi siamo andati a comprare dei pantaloni per me, visto che fra una settimana  partiamo per Roma.

Dopo aver comprato i jeans,  siamo tornati a casa per cambiarci, siamo andati a riprendere Marco e poi sono stata insieme ai miei amici alla partita di pallamano dei grandi.

La sera finalmente abbiamo mangiato un bel panino al solito chiosco e ci siamo fatti tante risate.

Buona notte sono un po’ stanca.

Domenica 22/03/15

Caro diario

oggi è stata una giornata un po’ più noiosa di ieri. Ho fatto tutti i compiti di mattina e fortunatamente è venuta a pranzare da noi la zia Maria.

E grazie a lei abbiamo giocato a Carioca quasi tutto il pomeriggio. E’ simpatica la zia quando si arrabbia e dice che non gli arrivano mai le carte giuste . Ma poi alla fine non si sa il perché, vince sempre lei.

La sera, visto che eravamo un pò liberi, io e mio papà,  abbiamo ripassato le lezioni di tedesco e imparato tante cose nuove, i numeri, come mi chiamo, come stai, quanti anni hai, da dove viene.

Buonanotte caro diario. A domani che inizia una nuova settimana!

 

Intervista ad un contribuente

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Intervista ad un familiare che paga le tasse

1.Come giudica la pressione fiscale in Italia?

2. È  soddisfatto di come sono spesi i soldi della collettività?

3. Che cosa vorrebbe cambiare?

RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE.

1.Alta

2.Poco soddisfatto

3.Una imposizione equa che faccia pagare le tasse proporzionalmente  a tutti i cittadini  e non solo ai lavoratori dipendenti.

Associazioni NO-PROFIT

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L’associazione di volontariato che ho scelto è Manitese Sicilia

Quanti sono gli iscritti?

Gli iscritti a questa associazione sono 120 soci e 3.000 volontari in tutta Italia.

Quanti volontari attivi?

I volontari in questa associazione sono 3.000 in tutta Italia.

Quale obbiettivo vogliono raggiungere?

Gli obbiettivi dell’ associazione sono di combattere la fame nel mondo attraverso mercatini, donazioni, finanziano progetti in Africa.

Come si svolge l’ attività dei volontari?

I volontari propongono incontri con gli studenti delle scuole o in piazze. Svolgono attività di doposcuola e animazioni nei quartieri più disagiati.

In che modo si può contribuire?

Si contribuisce donando soldi oppure dei vestiti, libri o oggetti vari e il materiale iene poi venduto al mercatino dell’ usato e il ricavato servirà a finanziare i progetti dell’ associazione.

ARTICOLO 5

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ECCO IL MIO ARTICOLO 5

Repubbliche Marinare

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File:Scudo dello stemma della Marina militare italiana.png

La definizione di repubbliche marinare, nata nell’Ottocento, si riferisce ad alcune città portuali italiane che a partire dal Medioevo  godettero, grazie alle proprie attività marittime, di autonomia politica e di prosperità economica. La definizione è in genere riferita in particolare alle quattro città italiane i cui stemmi sono riportati dal 1947 nelle bandiera della Marina Militare e della Marina Mercantile: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Oltre alle quattro più note, tra le repubbliche marinare si annoverano però anche Ancona, Gaeta, Noli e la repubblica dalmata di Ragusa; in certi momenti storici esse ebbero un’importanza non secondaria rispetto ad alcune di quelle più conosciute.

Bisogna tenere presente che l’espressione repubbliche marinare è stata coniata dalla storiografia ottocentesca, diversi anni dopo la fine dell’ultima di esse: nessuno di questi Stati si è mai autodefinito repubblica marinara.

Elementi che caratterizzarono una repubblica marinara sono:

  • l’indipendenza
  • l’autonomia, l’economia, la politica e la cultura basate essenzialmente sulla navigazione e sugli scambi marittimi;
  • il possesso di una flotta di navi;
  • il nascere e costituirsi come città-stato, salvo poi eventualmente espandersi maggiormente;
  • la presenza nei porti mediterranei di propri fondachi e consoli
  • la presenza nel proprio porto di fondachi e consoli di città e Paesi stranieri;
  • l’uso di una moneta propria accettata in tutto il Mediterraneo e di proprie leggi marittime;
  • governo di carattere repubblicano.
  • la partecipazione alle Crociate e/o alla repressione della pirateria.

Uniformemente disseminate lungo la penisola italiana – al Nord, al Centro e al Sud – le repubbliche marinare furono importanti non solo per la storia della navigazione e del commercio: oltre a preziose merci altrimenti introvabili in Europa, nei loro porti arrivavano anche nuove idee artistiche e notizie su paesi lontani; con le repubbliche marinare l’Europa rialzava nuovamente lo sguardo verso gli altri continenti. Nonostante la rivalità commerciale che le metteva l’una contro l’altra, queste città, per la loro intraprendenza, lo spirito di avventura e la capacità di risorgere dopo tempi difficili, sono sempre state considerate una grande gloria per l’Italia.

Importanza delle repubbliche marinare

Grazie alle repubbliche marittime si riattivarono i contatti tra l’Europa, l’Asia e l’Africa, quasi interrotti dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente; la loro storia s’intreccia sia con l’avvio dell’espansione europea verso Oriente, sia con le origini del moderno capitalismo, inteso come sistema mercantile e finanziario; in queste città si coniarono monete d’oro, in disuso da secoli, si misero a punto nuove pratiche di cambio e di contabilità: nacquero così la finanza internazionale e il diritto commerciale.

Vennero inoltre incentivati i progressi tecnologici nella navigazione; importanti, a riguardo, il miglioramento e la diffusione della bussola da parte degli amalfitani e l’invenzione veneziana della galea grossa. La navigazione deve molto alle repubbliche marinare anche per ciò che concerne la cartografia nautica: le carte del XIV e nel XV secolo a noi pervenute appartengono tutte alle scuole di Genova, di Venezia e di Ancona