Autore: simoneleocata2003

L’opera dei pupi

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L’opera dei pupi, è un tipo di spettacolo con le marionette che rappresentano, Carlo magno e i suoi paladini. I pupi sono delle marionette che rappresentano la stori Carolingio, e prendono il nome di “Pupus” che significa bambini. L’opera dei pupi è tradizione siciliana che viene narrata dai “Cantastori”  cioè cantastorie. La tradizione dei pupi e avvenuta, a Napoli . I pupi venivano messi in vere e proprie corazze fatte di ferro, spesso i cantautori parlavano in siciliano per far immortalare il personaggio, e la propria parte.

questa è una raffigurazione di due pupi siciliani rappresentati con delle corazze vere di ferro.

questo è invece un carretto siciliano molto decorato con immagini dei pupi.

Heart full of love

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Marius:un cuore pieno d’amore un cuore pieno di canzone.

sto facendo tutto in modo sbagliato Dio per la vergogna io non

so neanche il tuo nome mod moiselle.

non lo dirai?

lo dirai?

Cosette:un cuore pieno d’amorenessuna paura ,nessun rimpianto

Marius:il mio nome è Mario Pontemercy

Cosette:il mio è Cosette

Marius:non so cosa dire

Cosette:allora non fare alcun suono

Marius:sono perso

Cosette:sono trovata

Marius:un cuore pieno di luce

Cosette:una notte luminosa come il giorno

Marius:e non devi mai andar via cosette, cosette

Cosette:questa è una catena che non spezzeremo mai

Marius:sto sognando?

Cosette:sono sveglia

Marius fuori intervento

un cuore pieno d’amore che non è mai stato mio

Cosette:unn cuore pieno di te perchè respingi quello che non poteva essere.

Marius:un solo sguardo e poi ho capito che queste parole non le dirai mai

Cosette:lo sapevo queste sono parole che tu non dirai mai a me

Marius:da oggi non per me

Cosette:ogni giorno

Cosette e Marius:poiche non è un sogno il suo cuore pieno d’amore non èun sogno non losara mai dopo tutto!sentire in questo modo

 

 

 

 

 

 

 

 

Rai Europa- Sicurezza Alimentare

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In Italia consumiamo più di sessanta miliardi di pasti all’anno che sono forniti da: negozi, supermercati, menze, bar, ristoranti etc.

Il Ministero della salute ha fatto oltre mezzo milione di controlli solo nel 2012 su treccentoventimila tra punti vendita, aziende e ristorazioni.

I controlli vengono fatti sulla produzione, trasformazione e distribuzione dei cibi. Per rendere più sicure le procedure le aziende stesse dovrebbero controllarle. I controlli vengono fatti solo negli ultimi vent’anni grazie alle normative dell’UE.

Eliminare completamente i rischi è impossibile ma, nel 2012, su cinquemila focolai di infezioni alimentari in Europa, soltanto venti si sono verificati in Italia. In rapporto alla popolazione i controlli italiani sono i migliori d’Europa.

L’UNICEF

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L’associazione di volontariato UNICEF vanta solo in Italia quasi 4000 iscritti, 2344 volontari attivi e 1314 che contribuiscono principalmente tramite donazioni. Lo scopo di questa associazione è tutelare e promuovere i diritti di bambini, bambine e adolescienti (0-18) in tutto il mondo e contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita. A questo scopo i volontari si occupano di: costruire scuole; organizzare campagna di sensibilizzazioni; raccolgliere fondi per la costruzione di ospedali; inviare aiuti umanitari in zone di guerra; costruire comunità d’accoglienza; vaccinazionare etc. Per diventare un volontario UNICEF  bisogna sottoscrivere on line (sul sito ufficiale) o presso la “sede del comitato provinciale” di riferimento la “carta dei valori del comitato italiano” condividendo e sostenendo gli obiettivi e le politiche UNICEF e adoperandosi per il loro conseguimento.

ARTICOLO 6

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Questo è il mio articolo

L’ isola del tesoro

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INTRODUZIONE

Tutto cominciò, con un vecchio baule da marinaio e la mappa di un misterioso tesoro………..

Jim ,il giovane protagonista ,decide di tentare l’avventura imbarcandosi sulla nave Hispaniola alla ricerca di un’ isola misteriosa……..

 

CAPITOLO UNO

Un giorno alla locanda arrivò il capitano Bill Bones  col suo pesante baule di legno, con una voce che dava i brividi ,si sistemò nella stanza migliore delle locanda,scrutando l’orizzonte con un grossissimo cannocchiale da marinaio .Il capitano aveva una zampa sola  provocando incubi La sera si sedeva sempre allo stesso tavolo ingozzandosi  ,e cantando a squarciagola.

 

CAPITOLO DUE

Una  mattina d’autunno arrivò un grosso cane nero , con una grossa spada al fianco,il capitano fù colto di sorpresa,dopo qualche istante i due finirono per litigare .Cane nero ne ebbe abbastanza e scappò via  ,ma anche il capitano rimase ferito ,a quel punto disse a Jim  di avvertirlo quando sarebbe arrivato macchia nera.

 

CAPITOLO TRE

 

Dopo qualche giorno,alla locanda arrivò un mendicante cieco chiedendo aiuto ,JIM gli diede il suo aiutò, ma il mendicante non era altro che un pirata che cercava il capitano,quando lo trovò gli conficcò qualcosa nella zampa lasciandolo dopo qualche istante senza vita,era la macchia nera

 

CAPITOLO QUATTRO

 

Alla locanda c’era tutta la roba del capitano,cannocchiale,berretto una giacca ,ma soprattutto un grosso baule ,JIM chiamò la madre raccontandole tutto ,quindi decisero insieme di andare a chiedere aiuto ,ma nessuno li volle aiutare,cosi’ pensarono di tornare indietro prima che arrivassero gli altri pirati ,e di aprire il baule  e vederne li contenuto.arrivati alla locanda non trovarono subito la chiave .Una volta trovata la chiave aprirono il baule trovando:due vestiti,una conchiglia di Siviglia.una scodella di latta un orologio e quattro bussole rotte niente di interessante ma…..

 

CAPITOLO QUINTO

A un certo punto trovarono una busta rigonfia piena di monete ,la madre incominciò a contare i dobloni d’ oro d’argento ,senza accorgersi che erano già arrivati  i pirati,implorando la madre decise di scappare mentre i pirati sfondavano la porta,mentre scappavano dalla finestra JIM si  accorse di una tela nascosta  all’interno del baule,mentre prendeva  la tela udi’ il nome del pirata cieco PEW.

 

CAPITOLO SEI

 

Una volta scavalcata la finestra ,arrivarono su un mucchio di foglie soffici,aspettarono che i pirati fossero dentro la locanda per darsela a gambe .Una volta dentro i pirati si accorsero che la locanda era vuota ,e che anche la tela era scomparsa  ,cosi’ decisero di inseguirli ,JIM e la madre sfiniti decisero si nascondersi sotto un ponte ,ma quando stavano per essere scoperti ecco che arrivarono i soldati,mettendo in fuga i pirati e lasciando da solo il pirata cieco PEW.

 

CAPITOLO SETTE

 

Il pirata fù catturato dai soldati JIM e sua madre furono riaccompagnati dal comandante Dance alla locanda, una volta arrivati videro che era tutto sotto sopra ,il comandante decise che era meglio che la madre rimanesse a dormire in paese ,e che JIM andasse  a cercare il dottorLIVESEY perchè era l’unico che poteva aiutarlo. Il   dottore quella sera si trovava a casa del conte TRELAWNEY,i due diedero ospitalità a JIM,lui raccontò tutta la storia ,dopo cenò insieme a loro e finalmente quella sera si senti’ al sicuro.

 

CAPITOLO OTTO

 

Finalmente il segreto del capitano stava per essere svelato ,il dottore e il conte  cercarono di decifrare quello che  stava scritto nel quaderno ,era pieno di numeri ,alla fine  l’unico che capi’ il contenuto fù il conte ,lui decifrò che quei numeri che il capitano aveva scritto non erano altro che i  trent’anni trascorsi al fianco del famigerato CAPITANO FLINT.Sulla mappa trovarono una x con scritto qui c’è il tesoro ,allora il conte decide  di comprare una nave ,e di partire alla ricerca del tesoro.

 

CAPITOLO NOVE

 

Diverse settimane dopo il conte trovò  la nave chiamandola HISPANIOLA .JIM,convinse  la madre  rimanere in paese fino al suo ritorno.Raggiunse Bristol insieme al custode del conte,impaziente JIM chiese al conte quando sarebbero partiti ,il conte rispose che prima JIM doveva andare a cercare il cuoco alla sua locanda,arrivato alla  locanda del cuoco ,JIM  gli  raccontò  quello che gli aveva detto il conte ,ma ben presto scopri’ che alla locanda si trovava il cane nero ,scoperto il cane scappò ,il cuoco mandò uno dei suoi a cercarlo,senza esiti positivi i  due nel frattempo si incamminarono verso la nave dove si trovava il conte..Ma nella mente di JIM si insediò un dubbio ,che fosse il cuoco il tizio con una zampa sola?

 

CAPITOLO DIECI

 

Arrivati alla nave ,il dubbio di JIM svani’ davanti alla bellezza  della nave,salito a bordo il conte disse aJIM che il dottore lo voleva salutare ,ma durante i saluti vennero interrotti da un marinaio che annunciava un ospite,il capitano SMOLLET,il conte ne fù infastidito ma alla fine lo fece entrare, il capitano disse loro a chiare lettere che i misteri non gli piacevano ,e che voleva salpare insieme a loro,e che soprattutto dovevano spostare tutte le armi a popppa  per  evitare un ammutinamento dell’equipaggio,anche se il conte non era d’accordo dovette accettare la richiesta del capitano.

 

CAPITOLO UNDICI

Finalmente  si salpa pensò JIM,ma tutto il suo entusiamo svani’ ,quando il capitano smollert lo chiamò a rapporto ,sgridandolo di raggiungere il cuoco ,arrivato in cucina il cuoco gli disse di tornare sul ponte ,e di godersi la partenza .cosi’ fece JIM .Aveva sbucciato più patate sulla nave che in tutto il resto della sua vita, però stare in cucina insieme al cuoco era divertente .Il cuoco raccontava a JIM tutte le sue avventure ,spesso interrotto  dal pappagallo FLINT che faceva perdere la pazienza al cuoco. Nei momenti liberi JIM si godeva il viaggio anche se sapeva che ci sarebbero stati problemi.

 

CAPITOLO DODICI

I dubbi di JIM  ben presto si rivelarono veritieri, una notte mentre era sul ponte gli venne fame ,cosi’ pensò di mangiare una mela,infilandosi dentro la botte che  li conteneva  ne prese una mangiandola dentro la botte ,quando senti’ la voce del cuoco insieme ad altri marinai ,che si preparavano all’ammutinamento contro il conte ,capi’ solo allora che l’ equipaggio della nave apparteneva al capitano FLINT ,cercava l’occasione per poter uscire dal barile ,e raccontare tutto.A un certo punto senti’ gridare TERRA…… ,usci’ allo scoperto sperando di poter  raccontare tutto al conte ,ma fù interrotto  dal capitano  che chiedeva se qualcuno conoscesse l’isola.Il cuoco rispose che lui conosceva già il posto ,ma quando il capitano gli consegnò la mappa ,lui si accorse che ne  mancava un pezzo.

 

CAPITOLO TREDICI

 

 

Arrivati all’isola  JIM cercò qualcuno dal muso amichevole  per raccontare tutto ,trovò il dottor LIVESEY che gli ordinava di prendergli delle cose sotto coperta ,quindi ne approfittò per raccontargli tutto ,finalmente riusci’ a raccontare tutto sia  al dottore che al conte ,il dottore ,ringraziò jim  per il suo coraggio. A quel punto pensarono ad un piano , dissero all’equipaggio che l’indomani potevano scendere sull’isola .Il giorno seguente,i pirati scesero  sulla terra ferma ,JIM pensò di scendere insieme a loro per scoprire chi era dalla loro parte.

 

CAPITOLO QUATTORDICI

Una volta arrivati  sulla terra ferma JIM si nascose  tra i cespugli per verificare di chi si poteva fidare ,cadde in una pozzanghera, e mentre  si rinfrescava udi’ delle voci ,si avvicinò ,e vide  il cuoco  che discuteva animatamente con il pirata TOM ,perchè non voleva tradire il conte ,ma per lui non ci fù via di scampo ,il cuoco lo uccise ,impaurito JIM scappò a zampe levate ,ma  si scontrò contro un pirata del capitano FLINT lasciato li’ tre anni prima JIM chiese al pirata  se il tesoro esisteva davvero ,lui rispose di si.A un certo punto si senti’ un gran , boato era incominciata la guerra tra il conte ,e i pirati comandati dal cuoco,il conte ebbe la meglio .JIM vide la bandiera inglese  sventolare  e capi’ ,che i loro amici avevano vinto.JIM riusci’ a ritornare sulla nave ,quando il conte  rivide JIM ne fù contento ,aveva  temuto che fosse stato ucciso in battaglia ,terminati i saluti ,andarono tutti a dormire li aspettavano una battaglia durissima.

 

CAPITOLO  QUINDICI

 

Il giorno dopo JIM fù l’ultimo a svegliarsi ,senti’ un gran frastuono ,l’equipaggio della nave si  stava preparando a scendere ,per combattere contro SILVER il cuoco .Arrivati a terra ,videro che qualcuno si avvicinava sventolando una bandiera bianca ,era silver ,una volta trovatosi davanti al conte,silver lo intimò di dare a lui la mappa ,caso contrario li avrebbe attaccati ,ma il conte non si fece impressionare.Dopo un’ora silver attaccò il conte  con tutta la sua ciurma ,era un tutti inseguivano tutti ,nel frattempo JIM cercò di scappare ,ma qualcuno  gli taglio’ la strada sembrava perduto ,ma all’improvviso  il conte non sbaglio’ un colpo uccidendo alcuni mascalzoni.

 

 

CAPITOLO SEDICI

 

Dopo la ritirata da parte dei pirati ,il dottore incominciò a curare il resto della ciurma ,finito di curare i feriti ,il dottore prese il fucile la mappa e usci’.Dopo poco anche JIM  usci’ alla ricerca di GUNN,il pirata del capitano FLINT ,voleva trovare sia lui che la sua scialuppa ,per poter cogliere SILVER di sorpresa ,che aveva  occupato la nave durante lo scontro.Nel frattempo  dalla nave si staccava una scialuppa con a bordo SILVER.

 

CAPITOLO DICIASSETTE

 

JIM  aspettò la notte per attuare il suo piano.Calato il buio  JIM si diresse verso la grotta dove GUNN  teneva nascosta la sua barchetta ,una volta salito a bordo JIM, incominciò la sua scalata verso la conquista dell’HISPANIOLA , piano piano la corrente portò la piccola barca vicino la nave,arrivato li’ JIM  pensò di tagliare la corda che teneva legata la nave all’ancora,pensando che con un poco di fortuna la nave poteva attraccare dentro la grotta ma non fù cosi’,la nave prese il largo.JIM,stanco cadde esausto sulla nave addormentandosi.Al suo risveglio JIM vide la nave  al largo,incominciò a remare ,e con un pò di fortuna arrivò alla nave dove udi’ delle voci ,due pirati stavano litigando ,JIM riusci’ a salire sulla nave dove trovò il ponte deserto ,pensò a questo punto sono io il capitano  ,però udi’ un rumore era HANDS che russava,una volta svegliato JIM informò HANDS  che ora era lui il capitano ,HANDS fece finta di ubbidirgli  tendendogli una trappola,ma JIM più furbo di lui lo uccise.

 

CAPITOLO DICIOTTO

 

Una volta messa al sicuro la nave JIM  aspettò la notte per raggiungere i suoi amici al fortino ,ma una volta dentro si accorse che i suoi amici non c’erano piu’  ma vi trovò SILVER e i suoi uomini che lo fecero subito prigioniero .La  mattina seguente JIM senti’ una voce amica quella del dottore che chiedeva ai pirati come stavano .Poi il dottore  disse a JIM di scappare con lui ,ma JIM  aveva dato la parola a SILVER che sarebbe rimasto con lui  dato che la sera prima SILVER gli aveva salvato la vita. JIM raccontò al dottore dove si trovava la nave ,il dottore lo salutò.SILVER si avvicinò aJIM,e si misero incammino verso il tesoro, salirono su una scialuppa ,dopo poco arrivarono  all’isola del cannocchiale,scesi a terra attraversarono la palude ,dove trovarono lo scheletro di un pirata morto che gli  indicava il punto del tesoro.

 

CAPITOLO DICIANNOVE

 

Finalmente dopo ore arrivarono in cima ,SILVER indicò la punta più alta della collina era li’ che si trovava il tesoro .Di colpo  arrivò una voce spettrale tutti pensarono che era il fantasma del pirata FLINT.SILVER invece disse  che era BENNI GUNN, tutti in coro risposero che anche lui era un fantasma .In ogni modo arrivarono sul punto dove era nascosto il tesoro , trovando  ,una  grande fossa  vuota con sù scritto  il nome della vecchia nave di FLINT.SILVER  disse ai suoi uomini che non avrebbero trovato niente ,i pirati si scagliarono contro SILVER, ma all’improvviso dai cespugli uscirono il dottore il conte e il capitano ,JIM non capì più niente ,fino a quando il dottore non gli spiegò tutto. BENNI GUNN era stato furbo aveva spostato tutto il tesoro  in un altro nascondiglio , permettendo al dottore di poter dare la mappa falsa ai pirati.Spiegato tutto caricarono il tesoro sull’HISPANIOLA, e si prepararono a salpare verso l’INGHILTERRA.

 

CONCLUSIONE

 

Saliti al bordo JIM si sentiva il topo più felice del mondo ,urlando a squarciagola SALPATE LE ANCORE……… si torna a casa .SILVER  si era volatilizzato insieme a qualche doblone d’oro,mentre BENNI GUNN  al contrario  aveva volatilizzato  la sua fetta di tesoro,il dottore voleva costruire un ospedale per i topi bisognosi e il conte voleva costruire delle navi ,e JIM  con la sua fetta di tesoro voleva ricostruire la locanda ,che venne distrutta all’inizio di questa avventura .

FINE.

Federico secondo di svevia

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Federico II è conosciuto con gli appellativi stupor mundi ” meraviglie o stupore” del mondo                      oppure Apuilae fanciullo di Puglia Federico II era dotato di una  personalità poliderica  e affascinante che fin dalla sua epoca ha polarizzato l’attenzione degli storici e del popolo  producendo anche una lunga serie di  miti  e leggende popolari nel bene e nel male. Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislative  e di innovazione artistica e culturale volta a unificare le terre e i popoli ma fortemente fortemente contrastate dalla chiesa di cui il sovrano mise in discussione il potere temporale Federico stesso fu apprezzabile letterato convinto protettore di artisti e studiosi la  sua corte di incontro fra la cultura Greca, latina,  araba ed ebraica.

 

– Sito che parla di Federico II di Svevia

Mappa concettuale che parla di Federico II di Svevia

– Immagini che parlano di Federico II di Svevia

–  Sito che parla della vita di Federico II di Svevia

Immagine di Federico II di Svevia.

Le Crociate

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Il termine crociata vuol dire intervento militare questi crociati infatti servivano a  sconfiggere i Musulmani la prima crociata  la prima crociata non fu quella in oriente ma ce ne furono altre anteriori che posero le basi quella delle repubbliche  marinare di Genova e Pisa che persero ai musulmani Baleari, Corsica, Sardegna e successivamente nel XI nel secolo la riconquista di parte della penisola Iberica la formazione di una nuova regione: la pastiglia  questa vittoria fu dovuta alla disorganizzazione  al frazionamento. al interno del mondo islamico. Queste vittorie permisero al Papa urbano II nel 1905 a clermont di fare un discorso in cui mostrò la necessità di un intervento armato in terra santa attribuendo ai musulmani alcuni maltrattamenti che venivano fatti ai cristiani in terra santa.

 

– Immagine mappa concettuale che parla delle crociate.

– Sito che parla delle crociate.

Definizione della parola: “crociata”.

Immagini crociate

– Sito che parla delle dieci crociate

Iliade – proemio,

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Canta, o dea l’ira di Achille figlio di Peleo,

rovinosa, che mali infiniti provocò agli Achei,

e molte anime forti di eroi sprofondò nell’ Ade,

e i loro corpi fece preda dei cani

e di tutti gli uccelli, si compiva il volere di Zeus,

dal primo istante in cui una lite divise

l’ Atride, signore di popoli, ed Achille divino.

 

Canta dea, la disastrosa collera di achille figlio di Peleo,

che provocò sofferenza infinita agli achei

e molte anime sprofondarono all’ inferno,

e i cadaveri vennero dati in pasto ai cani

e agli uccelli, si compì il volere di Zeus

dal primo momento in cui un litigio divise

l’Atride, il signore dei popoli, ed Achille divino.

Intervista

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Come venivano puniti i bambini più vivaci? I bambini più vivaci venivano puniti  dietro la lavagna o a faccia al muro.

A che ora si entrava?     Si  entrava alle  8:30.

Fino a che età si doveva andare a scuola? Si doveva andare a scuola fino all’età  del lavoro.

C’erano intervalli?      Si c’erano intervalli.

Era obbligatorio andare a scuola?  Non era obbligatorio si andava fino a quando si voleva.                                                                                                         

Quanti libri si portavano?   Si portavano pochi libri.                                                                                                                     

Come si comportavano i maestri con gli alunni?    I maestri si comportavano bene.                                                                                    

Si dava del tu o del lei?  Si dava del lei.                                                                                                                       

Quali materie c’erano?      C’erano  matematica,storia,scienze e italiano.                                                                                                                   

A che età si incominciava la scuola?   La scuola si incominciava all’età di sei anni.