Antologia

Riassunto di Rosso Malpelo

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Malpelo era un ragazzo coi capelli rossi. Veniva evitato da tutti perché pensavano che chi aveva i capelli rossi fosse cattivo. Tutti alla cava in cui lavorava lo chiamavano infatti Malpelo. Lavorava in una cava di rena. La vita povera lo rende anche ringhioso, selvatico: la mamma che lo trascura, la sorella si vergogna di lui. Invece il padre voleva bene a Malpelo ma è morto nella stessa cava dove lavorava adesso Malpelo. La morte del padre provoca un gran dolore a Malpelo. Cerca di diventare cattivo, picchia il suo asino ed è cattivo con tutti. Sviluppa un sentimento di amore ma anche di odio verso un ragazzo appena arrivato nella cava. Malpelo picchia il ragazzo ma nel frattempo gli insegna le leggi della vita che lui conosce: la lotta contro tutti e la sopravvivenza del più forte. Un giorno colpisce il ragazzo che non può più alzarsi. Il ragazzo è malato e non può lavorare. Malpelo è disperato e lo va a trovare ma dopo un po’ muore. Rimane sempre più solo: la madre e la sorella si trasferiscono. A Malpelo capitano i lavori più pesanti, tanto di lui non importa più nessuno. Un giorno cerca un collegamento  ad un pozzo e sparisce. I minatori adesso temono che il fantasma si aggiri ancora per la cava.

RIASSUNTO NOVELLA ROSSO MALPELO

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Rosso Malpelo è un ragazzo  di cui quasi tutti ignoravano il nome, mamma e sorella comprese. Tutti, infatti, lo chiamavano Rosso Malpelo per via dei suoi capelli rossi, non solo questo ragazzo ha un orribile soprannome, ma ha anche una pessima nomina perché a quei tempi chi aveva i capelli rossi dicevano che era una persona cattiva. Trascurato e maltrattato da tutti Malpelo cresce con una forte rabbia dentro di sé. Solamente il padre lo rassicurava e lo difendeva spesso, ma un giorno a causa di un incidente durante il lavoro esso muore.

Lettera al professore

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Caro professore,

quanto mi manca! Sono ormai sei mesi che sono partito e mi paiono sei anni! Ho pensato così di scriverla: in questo modo mi posso illudere che lei sia vicina a me. Sà come sono andate le cose:mio padre ha trovato lavoro all’estero e quindi siamo dovuti partire. Così ho dovuto lasciare tutto e tutti:la scuola,gli amici,i compagni,la mia cameretta perfino A., la mia cagnolina…Non è che qui non sia bello è che però ho troppa nostalgia,qui le case sono coloratissime e le vie sono quasi sempre affollate,il cielo è spesso grigio e nuvoloso. Distinti saluti,buongiorno.

Il suo alunno Gabriel.

Caro professore

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Caro professore,

mi manca. Sono ormai 6 mesi che sono partito e mi sembrano passati 6 anni. Ho pensato così di scriverle: in questo modo penso che lei è vicino a me. Sa come sono andate le cose: mio padre ha ricevuto un’offerta di lavoro allettante, poi senza dirmi nulla siamo partiti: le pare giusto? Forse non faccio parte della famiglia? così ho lasciato tutti: lei, la scuola e gli amici. Sono anche triste perché ho lasciato Simona ricorda ? Mi piaceva tantissimo e addio anche a lei! Questa cittadina però è bella: le case colorate e le vie sono piene di ragazzi. E’ in Norvegia e si chiama Bergen la città. Mio padre con una nave da crociera porta i turisti a vedere i fiordi fino a Capo Nord. Ed è anche costretto a stare lontano da noi. Mia madre prepara panini e spiedini. l’unico aspetto positivo e che sto imparando velocemente l’inglese.

Prof per favore mi saluti i miei compagni. Arrivederci.

Andrea

Una Mia settimana

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Martedì 17 Marzo

Caro diario,

oggi come sempre sono andato a scuola e abbiamo fatto il test di inglese più facile di tutto il mondo infatti ho preso 10, ma 10 lo ha fatto anche Lorenzo. Sono rimasto stupito perché alcuni hanno fatto 7. Comunque poi tutto come il solito. Poi sono andato da Rossella.

Mercoledì 18 Marzo

Caro diario,

oggi nell’ora di antologia abbiamo visto ” Shakespeare in love ” molto bello e anche molto emozionante. Poi come al solito abbiamo fatto lezione. Anche oggi sono andato da Rossella. Ciao vado.

Giovedì 19 Marzo

Caro diario,

oggi abbiamo fatto lezione normalmente, ma oggi per fortuna avevo la lezione di flauto. Dopo un mese che il prof non veniva, oggi finalmente è ritornato. Ciao vado.

Venerdì 20 Marzo

Caro diario,

finalmente è venerdì, ultimo giorno della settimana scolastica dopo aver visto gli ultimi minuti di “Shakespeare in love ” tutto come al solito. Ciao vado.

Sabato 21 Marzo

Caro diario,

oggi come al solito di mattina sono andato da mio nonno, ma oggi dalle 12 fino alle 17 avevo il compleanno di Caterina. Abbiamo ballato a just dance 2015 e per fortuna non ero il più scarso anzi al contrario ero quasi il più forte. Me ne sono andato alle 16 però perché avevo il catechismo. Ciao vado.

Domenica 22 Marzo

Caro diario,

anche oggi sono andato da mio nonno e sono venuti i miei zii. Di pomeriggio sono stato a casa per farmi i compiti: Ciao ora vado.

Lunedì 23 Marzo

Caro diario,

oggi avevamo il test di letteratura ma abbiamo avuto la prova di evacuazione perciò si recupererà domani. Poi come al solito tutto apposto. Ora vado.

Martedì 24 Marzo

Caro diario,

oggi abbiamo recuperato il test di letteratura ed io e Francesca siamo arrivati primi. CHE FELICITA’ !!!! Abbiamo avuto 8.25. CIAOOOOOOOOOOOOO.

CARO PROFESSORE…(ESERCIZIO PAGINA 33 NUMERO 2)

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Caro professore,

quanto mi manca! Sono ormai sei mesi che sono partita e mi paiono sei anni! Ho pensato così di scrivergli: in questo modo mi posso illudere che lei sia vicino a me. Sa come sono andate le cose: mio padre ha ricevuto un’offerta di lavoro “allettante”, come dice lui; poi lui e mamma hanno deciso senza chiedere niente a me e nel giro di un mese siamo partiti: ma le pare giusto? Forse non faccio anch’io parte della famiglia? Così ho dovuto lasciare tutto e tutti: la scuola, gli amici, i compagni, la mia cameretta, perfino Ron, il mio barboncino bianco… Povero Ron , chissà adesso dov’è, avrà senz’altro pensato che io l’ho voluto abbandonare e che sono una ragazzina cattiva! Le volevo confessare una cosa, che non ho fatto in tempo a dirgli prima: soffro terribilmente anche perchè ho dovuto lasciare…bè, si, glielo dico: Samuele, quello di II C, si ricorda? A me piaceva da morire, gli sbavavo letteralmente dietro; dopo tanto, lui si è accorto finalmente di me e mi ha anche offerto una cioccolata! E adesso, addio anche a Samuele! Non è che qui non sia bello; questa cittadina si chiama Bergen e si trova a sud-ovest della Norvegia. Ci sono case coloratissime e le vie sono spesso piene di ragazzi; anche il porto è molto carino e al mercato vendono di tutto. Ma il cielo è spesso grigio e triste. Mio papà, poi, non c’è quasi mai: si è imbarcato sull’Hurtigruten, che è una specie di nave da crociera, che porta i turisti a visitare i fiordi e si spinge fino a Capo Nord. Lui fa l’interprete, mi ha detto, e si trova bene, anche se è costretto a stare spesso lontano da noi. Mia mamma, invece, prepara panini ai gamberetti e spiedini di pesce in un locale che si affaccia sul porto. In quanto a me, vado in una scuola dove c’è una classe in lingua italiana, a pochi chilometri da qui. L’unico aspetto positivo è che sto imparando velocemente l’inglese (qui tutti, ma proprio tutti lo conoscono bene!). Adesso la lascio, ma per favore, mi pensi ogni tanto! Io cercherò di non morire di nostalgia. Un grande abbraccio, mi saluti tutti i compagni di classe! Arrivederci, mi rispondaaaaaa!!!!!!!! P.S. Potrebbe portare un saluto particolare a Samuele? Gli dica che non lo dimenticherò mai!

Es n° 2 di pag 33

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Mascalucia (Italia) 16 marzo 2015
Gentile professore,
volevo dirle che giorno 16 marzo 2015 ero contento perché arrivava mia zia che vive a Milano. Lei è la sorella di mia mamma ed è da un anno che non la vedo, e sono felice di riabbracciarla, purtroppo tra una settimana riparte e la lontananza mi fa stare male.
Giorno 17 marzo 2015 avrei dovuto avere una partita di calcio, c’era molta nebbia e avevo paura che avrebbe piovuto. Mentre stavo per andare al campo ha cominciato a piovere e a grandinare, per questo motivo non sono potuto andare alla partita. Ci sono rimasto molto male spero che la prossima settimana il tempo migliori.
Giorno 18 marzo 2015 ero triste perchè mentre pranzavo con la mia famiglia , abbiamo visto al telegiornale che c’era stato un attentato al museo del Bardo a Tunisi.Quello che è accaduto è davvero brutto, queste cose potrebbero accadere anche nel nostro paese.
Giorno 19 marzo 2015 non è successo niente di particolare, ero da solo a casa con tantissimi compiti e non mi andava di farli. Mia sorella era uscita con mia madre e mio padre era a lavorare.
Il 20 marzo 2015 a scuola sono venuti due professori che si erano offerti per accompagnarci, per questo noi eravamo molto contenti. Dopo un po’ sono tornati e dopo aver saputo quello che era stato deciso al consiglio di classe cioè che nn saremmo potuti partire, non sono stati più disponibili ad accompagnarci, e ci siamo rimasti molto male.
Giorno 21 marzo 2015 non ero molto contento perchè ero solo a casa senza fare niente,e avevo già finito i compiti. Mia sorella era andata ai portali per una festa di compleanno, mia madre era con lei, e mio padre era a lavorare come al solito. Sono andato a chiamare mio cugino per chiedergli se voleva giocare alla playstation con me.
Giorno 22 marzo 2015 con la mia famiglia e alcuni miei parenti siamo stati a pranzo fuori. Abbiamo mangiato benissimo, era tutto a base di pesce, mentre pranzavamo sono arrivati dei ragazzi che suonavano vecchie canzoni siciliane , usando strumenti tipici siciliani.Stare con i miei parenti è stato molto piacevole.
Cordiali saluti il suo allunno Antonio

Caro Professore… PAG 33 N 2

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Bergen, 22 Marzo 2015

 Caro professore,

sono ormai sei mesi che sono partita e mi sembra sei anni! Ho pensato così di scriverle: in questo modo mi illudo di essere ancora a casa.

Sa come sono andate le cose? Mio padre ha ricevuto un’ offerta di lavoro, poi lui e mia madre, hanno deciso senza chiedere neanche un mio parere, di partire: ma le sembra giusto? Forse non faccio anch’io parte della famiglia?

Così ho dovuto lasciare tutto e tutti: la scuola, gli amici, i compagni, la mia camera preferita, perfino Ron, il mio barboncino bianco… Povero Ron, chissà adesso dov’è, avrà senz’altro pensato che l’ho voluto abbandonare e che sono una ragazzina cattiva! Le devo confessare una cosa, che non ho fatto in tempo a dirle prima: soffro terribilmente, perché ho dovuto lasciarla… Proprio lei professore, perchè lei era l’ unico che mi aiutava, e che mi capiva quando avevo qualche difficoltà, invece qua i professori sono tutti rigidi e severi, non come lei  che era tanto dolce con tutti, Ma non è che qui non sia bello, questa cittadina si chiama Bergen e si trova a sud-ovest della Norvegia.

Ci sono case coloratissime e le vie sono spesso piene di ragazzi: anche il porto è molto carico e al mercato vendono di tutto, ma il cielo è spesso grigio e triste. Mio papà , poi, non c’è quasi mai, si è imbarcato sull’ Hurtigruten, una specie di nave da crociera, che porta i turisti a visitare i fiordi e si spinge fino a Capo Nord. Lui fa l’ interpetre, si trova bene, anche se è costretto a stare spesso lontano da noi.

Mia mamma,  prepara panini ai gamberetti e spiedini di pesce in un locale che si affaccia sul porto. In quanto a me, vado in una scuola dove c’è una classe in lingua italiana, a pochi chilometri da dove sto io. L’unico aspetto positivo è che sto imparando l’ inglese. Adesso devo andare e cercherò di non morire di nostalgia.

P.S: può portare un saluto particolare a tutti i miei compagni di classe? Grazie attenderò una sua risposta.

ESERCIZIO PAGINA 33 NUMERO 1

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LUNEDI’ 16 MARZO 2015.

Oggi è stata una giornata noiosa perchè il lunedì è il giorno più brutto della settimana. Ricomincia di nuovo l’ impegno scolastico e tutte le altre cose come la lezione di flauto, la piscina ecc… La domenica a volte vorrei che non finisse mai, e mi sembra troppo breve…

MARTEDI’ 17 MARZO 2015.

Dopo una lunga giornata si passa al martedì. Anche questa giornata a scuola è stata impegnativa nonostante i momenti di divertimento nella classe con tutti i miei compagni. Come quasi tutti i giorni, nel pomeriggio sono andata in piscina per gli allenamenti di pallanuoto.

MERCOLEDI’ 18 MARZO 2015.

Oggi a scuola abbiamo fatto il kahoot di cittadinanza sui 12 presidenti della repubblica. Il mercoledì alla prima ora c’è ginnastica ed è il momento più bello della giornata perchè non si fa lezione ma si corre, si gioca a palla e si eseguono vari esercizi.

GIOVEDI 19 MARZO 2015.

Oggi è stato un giorno difficile perchè alla seconda ora abbiamo avuto il compito di Francese. Quando è suonata la campana della prima ricreazione tutti abbiamo consegnato il compito e siamo usciti dalla classe a divertirci.

VENERDI 20 MARZO 2015.

Dopo una lunga settimana si è arrivati  finalmente al venerdì , il giorno più bello. Alla fine dell’ ultima ora io con alcuni miei compagni  siamo rimasti a scuola per provare i brani dell’orchestra che si esibirà a fine anno. E’ un momento bellissimo  perchè suonare a me piace molto.

SABATO 21 MARZO 2015.

Oggi sono andata all’allenamento di pallanuoto e dopo aver finito sono andata a pranzo da una mia compagna per festeggiare il suo compleanno.

DOMENICA 22 MARZO 2015

Oggi, nella mattinata ho fatto i compiti per poi andare a Messa, mentre nel pomeriggio con i miei genitori sono andata a Catania per partecipare ad una partita di pallanuoto con la mia squadra.

DIARIO

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17 marzo

Caro Roith, oggi è martedì e siamo a -4 giorni dal sabato, da quei due giorni di riposo che abbiamo ogni settimana.      Anche sa già penso a cosa fare sabato e domenica, mi rendo conto che ancora è solo martedì.                                              Stamattina abbiamo avuto compito di inglese e penso che sia andato tutto bene. Oggi non so perché ma il tempo a scuola non passava mai. quando alle 14:10 è suonata la campana non mi sembrava neanche vero, anche perché ero giù di morale e mi dovevo preparare ad un pomeriggio noiosissimo!                                                                                       E’ stato un pomeriggio piovoso ed inoltre la mamma era impegnata a scuola, papà a lavorare in ospedale e io ero sola con i miei libri. Dopo aver studiato non sapevo cosa fare allora ho pensato di passare il tempo con il mio cellulare, telefonando alla mia migliore amica. E’ stato un modo piacevole di trascorrere il tempo, anche perchè ci siamo raccontate tante cose che prima non sapevamo. Poi infine è arrivata la mamma e mi sono risollevata di morale.

 

18 marzo

Caro Roith, oggi è mercoledì e mancano 3 giorni al sabato.                                                                                                            Stamattina ho avuto una notizia stupenda: la professoressa di matematica mi ha detto che se continuo a studiare così, probabilmente mi metterà 10 a fine quadrimestre. Non stavo più nella pelle, ero felicissima e non vedevo l’ora di dare la notizia a mamma, professoressa di matematica, che si sarebbe subito complimentata con me. Le ore a scuola oggi sono volate e non vedevo l’ora che arrivasse il pomeriggio: dovevo andare in palestra!                                                  Ho finito poco fa l’allenamento, durante il quale mi sono rilassata molto. Ne sentivo proprio il bisogno! Sono arrivata a casa e ho finito i compiti ed ora mio caro Roith dopo che ti scrivo, sai cosa farò? Andrò a dormire. Buonanotte!

 

19 marzo

Caro Roith, oggi è la festa del papà e stamattina quando mi sono svegliata ho fatto gli auguri a mio padre che è stato contentissimo di ricevere la mia chiamata. Oggi la scuola non finiva mai! Avevo voglia di vedere papà per dargli il regalo anche se mi dispiaceva non poter cenare con lui, visto che era impegnato in una cena di lavoro. Ma proprio oggi dovevano fare questa cena?! So però che non dipendeva da lui e che non ci posso fare niente. Non solo questa sgradevole notizia, ma anche un pomeriggio passato a scuola di mamma a non fare niente, chiusa in un’aula. Per fortuna mamma ha avuto una buona idea, di andare a mangiare una pizza io e lei ed anche se mi mancava papà, la serata è stata piacevole e con mamma ci siamo fatti un sacco di risate!

 

20 marzo

Finalmente venerdì!! Oggi la giornata è passata in fretta. Ho avuto la partita di pallavolo con la squadra scolastica: abbiamo stravinto! Il nostro professore di educazione fisica era felicissimo e noi anche. Rientrata in classe il tempo è proprio volato e finalmente è suonata la campana. Di pomeriggio prima sono andata in palestra poi sono andata con una mia amica in un centro commerciale: è stato divertentissimo! Non vedo l’ora di rifarlo!                                                Ora mio caro Roith sono seduta sulla sedia della mia scrivania e riempio le tue pagine e non ti nascondo che mi fai tanta compagnia, però adesso devo andare, la mamma mi chiama! Buonanotte!

 

21 marzo

Sabatoooooooooo! La sveglia non ha suonato! Oggi è stata una giornata favolosa, ma anche stancante. Ho avuto due feste di compleanno, una a Catania e l’altra a Siracusa. Mi sono divertita un mondo è dire poco. Quanti giochi e quante risate! Vorrei sempre dei pomeriggi come questo. Non ti racconto le corse che ho fatto fare a papà per cercare di essere puntuali alla festa a Siracusa. Devo dirti però la verità, ora che sto scrivendo finalmente mi rilasso. Mi fa male un po’ la testa ed ho solo voglia di sdraiarmi nel mio bel lettuccio!                                                                                     Sogni d’oro Roith!

22 marzo

Ed è arrivata la domenica. Oggi dovrebbe essere una giornata rilassante ma invece ho avuto molti impegni: di mattina sono stata in parrocchia insieme al mio gruppo “Pippo e Paperino” dell’Azione Cattolica. Dovevamo creare un regalo per il nostro educatore che ha compiuto 25 anni. Abbiamo creato un portafoto con delle mollette di legno che abbiamo pitturato. Non ti posso descrivere la felicità di Daniele, per lui è stato il più bel regalo che potessimo fargli: qualcosa creata con le nostre mani; di pomeriggio sono andata a casa di un mio amico e abbiamo disegnato poi siamo andati in chiesa a fare le prove di canto prima della messa. Ora mi sto preparando per la cena, anche se siamo soli io e mamma, visto che papà è partito per accompagnare il nonno ad una visita medica a Roma. Mi sa tanto che andrò a letto presto.

 

23 marzo

Caro Roith, oggi non sono andata a scuola perché mia mamma aveva una visita medica a Siracusa. Di mattina non ho fatto granché, ho disegnato e poi sono uscita con mamma a fare la spesa. Dopo pranzo sono uscita per andare a trovare un mio amico. Verso le 19.00 la mamma è venuta a prendermi e siamo andati dai nonni per prendere papà che è tornato da Roma, abbiamo cenato lì e subito dopo siamo tornati a Catania. Ora è tardi e sono davvero stanca! Domani inizia un’altra settimana di scuola!                                                                                                                                        Buonanotte Roith!

24 marzo

Caro Roith, oggi sono stata a scuola e ho preso due buoni voti: in inglese 8, anche se potevo prendere di più, visto che avevo fatto degli errori stupidi; in letteratura 7.50, anche qua potevo prendere di più, però mi accontento anche perché era un po’ difficile. Ho studiato tutto il pomeriggio, sono stanchissima! Vado a dormire!                                          Notte!